Salerno: Arti allo specchio al Teatro delle Arti

Anime speculari unite da un rapporto simbiotico che va ben oltre la semplice ispirazione. Da una parte il grande schermo, dall’altra la finzione scenica: due metodi di fare arte capaci di toccare le corde emozionali dello spettatore, diversi ma anche tanto simili a tal punto da sconfinare l’uno nell’altro. Da sempre ci si interroga sulla natura e sulla complessità dei rapporti che intercorrono tra il palcoscenico e lo schermo: da qui l’idea di riaccendere la discussione con un focus. Accadrà con Cinema è Teatro, l’evento, nato da un’idea di Claudio Tortora e il Maestro Maurizio Scaparro, fervente ed appassionato sostenitore, in programma anche quest’anno al Teatro Delle Arti di Salerno. La III edizione realizzata dal C.O.S. (Consorzio Operatori dello Spettacolo di Salerno) con il sostegno della Regione e del Comune di Salerno, si snoderà attraverso cinque appuntamenti (da ottobre a dicembre) tra proiezioni, convegni e performance teatrali. «Il problema ritorna ciclicamente – spiega Tortora – si parla di debiti, di contaminazioni, di fratellanze e di netta separazione tra le due grandi discipline. E i rapporti che si intrecciano, seppur rispettando la propria autonomia, favoriscono un’infiltrazione, una trasmigrazione di registi, attori, sceneggiatori, ma anche e soprattutto di soggetti, di modi di rappresentazione, di idee, su cui mi sembra giusto ragionare». E allora ecco approntato un cartellone sui generis durante il quale, prima l’incontro tra grandi rappresentanti, professori e fruitori delle due “fazioni”, e poi la visione di film di eccellenza, serviranno per analizzare ed individuare le molteplici tracce che il teatro lascia nel cinema e viceversa, ripercorrendo una storia che scorre parallela da oltre un secolo. L’intento è quello di dimostrare come le due discipline, che sembrano rincorrersi, in realtà siano strette in un legame che non è contrapposizione ma proficua collaborazione. Nessuna prova di superiorità dell’una sull’altra, quanto il desiderio di sottolineare situazioni ricorrenti in cui l’ambivalente rapporto crea un binomio indissolubile. Cinema è Teatro si articolerà in cinque capitoli. Il primo è fissato per lunedì 24 ottobre alle 11 con Giorgio Pasotti. L’attore di teatro e tv, che sarà ospite del Delle Arti, si offre come fulgido esempio per tracciare un filo conduttore tra lo schermo e la scena. Dopo di lui si proseguirà fino a dicembre con l’intervento di artisti di primo piano ancora top secret, addetti ai lavori, giornalisti ed esperti del settore, grazie anche ad una collaborazione con l’Università di Salerno, la Cineteca di Bologna ed una sinergia con Stefano Pignataro presidente del Consiglio degli studenti Dipsum – Dipartimento Studi Umanistici dell’ateneo salernitano. Già definiti i titoli delle pellicole che affiancheranno i focus: “L’amore” di Roberto Rossellini del 1949, con l’analisi approfondita di uno dei due episodi, “la voce umana” di Jean Cocteau, che vede la straordinaria interpretazione di Anna Magnani (replicata anche in teatro dalla stessa attrice). Poi, in collaborazione con la Lux Film ed il MedFilmFestival, l’anteprima internazionale (in esclusiva a Salerno e Roma) della pellicola “Appena apro gli occhi”, folgorante opera prima della regista tunisina Leyla Bouzid; ed infine “Assunta Spina”, la versione muta del 1915 con Francesca Bertini.