Battipaglia: Di Cunzolo su consiglio comunale

Ieri in Consiglio Comunale Gerardo Motta ha consumato un altro atto infame in danno del nostro amico e consigliere comunale Valerio Longo e del compianto Ezio Maria Longo. Solo qualche settimana fa ebbi l’onore di ricordare il mio amico Ezio quando Fratelli d’Italia intitolò la propria sezione cittadina al compianto uomo politico di questa terra. Un uomo della nostra terra che ci ha insegnato ad essere corretti, onesti e solidali. Un politico che ha sacrificato ogni ragione di parte in favore dell’interesse generale e pubblico, dimettendosi dalla carica di consigliere provinciale appena seppe della propria malattia. Lui rispettava il mandato popolare. Lui dava se stesso alla propria comunità. Ezio non si sarebbe mai ammantato della cultura della doppia morale. Ezio non avrebbe mai fatto valere il proprio vocione. Ezio non era borioso, tracotante, becero, scostante, spocchioso. Ezio non ebbe mai una caduta di stile. Ezio non utilizzava ritorsioni. Ezio non millantava crediti. Ezio non costruiva trame contro il suo stesso popolo per ricavarne benefici personali. Ezio: un personaggio d’altri tempi che se fosse stato ancora in vita avrebbe stigmatizzato il comportamento violento e improvvido del consigliere Gerardo Motta che ha mancato di rispetto alla comunità intera, profanando un luogo rappresentativo e sacro della nostra comunità. Ezio mai avrebbe sopportato che un individuo come Gerardo Motta offendesse il fratello Valerio, la sua famiglia, la sua storia, la educazione di una intera famiglia. Che dire di Valerio. Valerio a differenza di Gerardo Motta, che quando è stato beccato dall’attentissimo nostro consigliere comunale con le mani nella marmellata ha sbottato, è rimasto calmo, pacato, rispettoso, tranquillo ed educato anche dopo che è stato violentemente offeso e denigrato, addirittura minacciato. Valerio ci ha offerto una modalità elegante e signorile di come si affronta un cafone. Grande Valerio. Tuo fratello sarebbe fiero di te come lo siamo tutti noi.

                        Arch. Bruno Di Cunzolo