
Cresce la voglia di Campania, anche in occasione del Ponte dei Morti. Ne è certo il presidente della Federalberghi Campania Costanzo Iaccarino, secondo cui anche questo scorcio vacanziero mostra
segnali che pongono il settore del turismo al centro del sistema produttivo. Prova ne sia anche una recente indagine realizzata dall’associazione degli albergatori secondo cui
il turismo sia uno dei pochi settori che riesce a produrre
giro d’affari e lavoro a livello nazionale, in particolar modo nelle località a spiccata vocazione turistica come le isole del Golfo, la costiera ed il capoluogo: destinazioni ambite da tutti i flussi internazionali, in ogni fase dell’anno. Non a caso del resto ben il 91,5% degli Italiani
rimarrà nel Bel Paese, prediligendo le
località montane tra cui anche quelle dell’area dell’avellinese, ben il
38,3% contro il
21,4% che si è riproposto invece visite culturali ed il
20,7% che andrà invece, nonostante il clima non più mite, in
località di mare. Reggono infine anche
le località lacuali (
3,4%) e le termali (
2,8%) senza dimenticare quel
9,6% che sceglierà i
centri di origine per onorare la festività di Ognissanti. La
casa di parenti/amici sarà la struttura prescelta dal
32,5% dei viaggiatori, seguita dal
25,6% di chi andrà in
albergo e dal
14,2% che si recherà in
casa di proprietà. La
spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui
262 Euro. Ciò genererà un
giro d’affari che si attesterà sugli
1,81 miliardi di Euro. La
durata media del soggiorno durante questo ‘ponte’ del 1° novembre, sarà infine di
3,2 notti trascorse fuori casa.“Un successo del comparto nella sua interezza – commenta quindi Iaccarino – che dimostra in primis come ci sia ancora molto da lavorare in questo settore e come sia in atto una fase di grande rilancio della Campania grazie alla capacità imprenditoriale dei nostri associati”.