Montella: Lopa alla 34^ Sagra della castagna Igp
“La valorizzazione della filiera del castagno dovrà partire dalla Campania, con riferimento alle Province interessate”. Cosi è intervenuto il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura e Agroalimentare, Rosario Lopa, a margine del convegno tenutosi a Montella, Castagna – Montagna – Territorio: quale Futuro? Confronto – Proposte – Risposte in occasione della Sagra della Castagna. Queste zone della Campania, sono famose non solo per la produzione di prodotti di eccellenza, per i quali possono essere considerate tra le prime in Italia, ma anche per la qualità dei castagneti e dei loro frutti, che in queste aree trovano un clima e un terreno particolarmente idonei alla coltivazione. Pur essendo escluso dalle coltivazioni ammissibili all’aiuto secondo la normativa comunitaria, il castagno rappresenta, infatti, una delle produzioni più tipiche e tradizionali della frutta in guscio e svolge un ruolo fondamentale di tutela dell’ambiente e di salvaguardia territoriale delle regioni interessate. E’ questo un patrimonio da tutelale mediante un presidio vigile e constante, quindi un’attività di manutenzione del territorio attraverso il rilancio dell’agricoltura, con particolare riferimento alla castanicoltura. Il Castagno e la castanicoltura divengono per la Campania, in un certo senso, la sintesi di queste connotazioni ed esigenze della montagna e rappresentano, oggi, una nuova realtà in forte crescita e con una rinnovata vitalità. Ciò è dovuto ad una maggiore sensibilità e ad un continuo interesse della società, sia alla cultura ed enogastronomia, legata ai prodotti tipici, che ad un continuo aumento dell’eco-turismo e quindi all’esigenza di ambienti naturali accoglienti ed attrezzati. Il castagno diventa così, un componente fondamentale del reddito, in un territorio capace di valorizzarlo adeguatamente; è questo il giusto punto di vista, al fine di raggiungere un potenziamento nella commercializzazione del prodotto che, per raggiungere un incremento della commercializzazione, deve partire da azioni che mirino alla tutela dei produttori. Su queste basi abbiamo pronto un progetto di promozione e valorizzazione che, come Consulta, porteremo avanti appena le condizioni istituzionali ce lo consentiranno”.