Regione Campania: Lavoro, M5S “Su Telecom chiesta audizione parti sociali”
“Abbiamo manifestato stamane accanto ai lavoratori di Almaviva, Gepin e degli appalti postali. E nel primo pomeriggio abbiamo incontrato i dipendenti della Telecom che hanno protestato davanti alla sede dell’Agcom al Centro Direzionale di Napoli. Parliamo di migliaia di posti di lavoro a rischio con dietro l’angolo lo spettro dei licenziamenti. E sullo sfondo continua un triste teatrino di tavoli di contrattazione e promesse miracolistiche da parte delle istituzioni”. Lo dice il capogruppo Tommaso Malerba e il consigliere regionale Gennaro Saiello del Movimento 5 stelle. “C’è disagio, rabbia ma non rassegnazione – spiegano – il Movimento 5 Stelle esprime vicinanza e attenzione”. “Le vertenze sono molte e complicate – evidenziano – tutte riconducibili a un unico filo conduttore: il progressivo sfilacciamento del tessuto produttivo campano”. “Come Movimento 5 Stelle sia a livello parlamentare che regionale – aggiungo – abbiamo prodotto una serie di atti istituzionali dalle interrogazioni al deposito di due mozioni per stimolare in particolare la Giunta De Luca ad un maggiore protagonismo e interlocuzione istituzionale con il Governo nazionale”. “Oggi in particolare sulla vicenda Telecom Italia a tutela dei diritti e della salvaguardia dei posti di lavoro – sottolineano Malerba e Saiello – abbiamo depositato una richiesta di audizione in Commissioni Attività produttive delle parti sociali che reclamano l’assenza di un piano industriale e la disdetta del contratto di secondo livello”. “La Regione Campania in generale dovrebbe porre al centro dell’agenda politica il tema del lavoro e delle attività produttive nel rispetto delle leggi e delle competenze in capo all’Ente regionale – attaccano – registriamo che di fronte alle tante crisi industriali Gepin, Almaviva,Ericsson, Algida, Iribus, whirlpool, Telecom, Alenia c’è un atteggiamento di attesa”. “Ribadiamo l’urgenza, a tal proposito stiamo lavorando, per la convocazione di una seduta di Consiglio regionale monotematico – concludono Malerba e Saiello – per andare oltre i tavoli di crisi del Mise ed i generici corsi di formazione per il personale”.