Fisciano: universitari scrivono ad autorità su proposta legislativa n.2443
Egr.i Onorevoli, Egr.i Senatori, a scriverVi è un gruppo di studentesse e studenti dell’Università degli Studi di Salerno che avendo avuto conoscenza del Vostro impegno in merito alla proposta di legge n. 2443 “Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e pedagogista” così detta “legge Iori Vanna”, ha deciso di scriverVi questa breve lettera per complimentarsi rispetto al lavoro intrapreso e mostrarVi sostegno e vicinanza affinché tale provvedimento giunga a rapida approvazione. L’importante proposta di legge di iniziativa parlamentare disciplina le professioni dell’educatore e del pedagogista relativamente alla formazione, al titolo di studio e agli sbocchi occupazionali rappresentando uno storico spartiacque rispetto al passato. Da una prima lettura della bozza del testo di legge, secondo il nostro parere, risultano essere numerosi i motivi e le ragioni di un profondo e convinto sostegno, unitamente ad un auspicio di una rapida approvazione del testo di legge. Procedendo sinteticamente e riassumendo i principali punti in maniera schematica, potremmo ricondurre i motivi del nostro convinto supporto alle seguenti ragioni:
- attualmente il vuoto normativo interessa oltre 150.000 laureate/i italiani che nonostante siano in possesso di un titolo universitario, non hanno un riconoscimento nell’ambito delle professioni dell’educatore e del pedagogista;
- la volontà di porre fine immedietamente allo scempio che ad oggi permette a chiunque di occuparsi professionalmente del settore dell’educazione;
- fermare tempestivamente coloro che, senza alcun titolo di studio riconosciuto, svolgono la professione dell’educatore. Tale problematica, oltre che creare distorsioni nell’ambito del mercato del lavoro, crea danni notevoli, tante volte irrecuperabili, alle persone che loro malgrado si trovano ad essere assistite da educatori sprovvisti delle adeguate capacità educative.
- L’istituzione del Corso di Laurea in Pedagogia risale al lontano 1936 e molti anni dopo, nel 1992, fu sostituito dal percorso di Laurea Triennale L-19 in Scienze dell’Educazione e della Formazione. Il paradosso è rappresentato dal fatto che, nonostante il percorso di formazione universitaria, gli studenti che dopo anni di sacrifici giungono al termine del proprio ciclo di studi, risultano essere privi di un riconoscimento normativo e difficilmente inquadrabili nell’ambito del mondo lavorativo. L’assurdo è che spesso persone titolate all’educazione professionale sono sostituite da laureati con titoli differenti o addirittura nella peggiore delle ipotesi, e non stiamo discutendo di casi sporadici, gli operatori non hanno alcun titolo universitario idoneo ma esclusivamente il diploma secondario superiore. La vacatio di legge in materia produce una serie di problematiche serie, in primo luogo di carattere sociale e relazionale e secondariamente economiche ed occupazionali, tutte tristemente sottovalutate e dimenticate negli scorsi anni. L’importanza del ruolo e della figura dell’educatore all’interno delle scuole dovrebbe far riflettere tutti ed accelerare questo importante processo normativo. La didattica ha senza dubbio la necessità e il bisogno di riscoprire l’importanza di un’orientamento pedagogico e le difficoltà di aggiornamento, di apprendimento e di educazione a cui la scuola italiana ci ha abituati, sono spesso l’esempio lampante del vuoto presente nel nostro sistema educativo. I riscontri maggiormente preoccupanti, dovuti all’assenza di una specifica riforma pedagogica riconosciuta nell’ambito scolastico, hanno generato, nel corso degli ultimi anni, un incremento esponenziale della medicalizzazione dell’infanzia e dei processi di apprendimento, trasformando uno dei contesti educativi per eccellenza, la scuola, in una sorta di sezione sanitaria. Tutto questo ha contribuito a depotenziare e svinire le funzioni centrali delle relazioni umane, sostituendole con valutazioni diagnostiche eccessivamente standardizzate e fuori da ogni logica educativa. In conclusione, auspichiamo in qualità di figli, di futuri genitori e di studenti aspiranti laureati, una seria collaborazione tra le istituzioni, le forze politiche e l’intero mondo dell’educazione affinchè attraverso il sostegno e la celere approvazione del provvedimento legislativo, attualmente sottoposto all’esame della VII Commissione, la scuola torni ad avere una più ampia funzione sociale e non sia più rilegata esclusivamente al ruolo primario dell’educazione. Cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri più sinceri e sentiti saluti con l’augurio che le nostre parole e quelle delle migliaia di educatori italiani non restino lettera morta ma siano ascoltate ai fini dell’approvazione di questa legge che da troppi anni stiamo attendento.
Circolo Giovani Democratici Universitario
Marilina Di Napoli
Direzione Nazionale Giovani Democratici
Gennaro Quaranta
Associazione Universitaria R.U.N. Salerno
Luca Casciano
Senatore Accademico
Francesco Marra
Le studentesse e gli studenti iscritti al corso di Laurea L-19 in
Scienze dell’Educazione e della Formazione