Alma Salerno, sconfitta e rabbia, Mainenti: “Battuti da arbitri non in giornata”
A un passo dall’impresa. L’Alma Salerno esce sconfitta dal campo della Mirafin Pomezia (6-4) ma si rammarica per i tre punti che aveva in pugno fino al 15’ della ripresa (3-4) e che poi le sono sfuggiti di mano nelle battute finali della partita, complici le prodezze di spagnoli e brasiliani che imbottiscono la rosa della seconda forza del campionato di serie B «ma anche e soprattutto – sottolinea il tecnico Mainenti – perché ogni categoria professionale ha “bravi e scarsi” e oggi i direttori di gara ne hanno combinate di tutti i colori». L’allenatore dell’Alma Salerno è stato allontanato dalla panchina. Espulso il calcettista Santoro, ammonita quasi tutta la squadra. «In casa propria, l’Alma Salerno è un tipo di squadra; fuori casa, tutta un’altra storia». Le dichiarazioni rese a mezzo stampa, circolate alla vigilia su sponda laziale, non erano sfuggite ai granata salernitani che, sebbene incerottati (assente il capitano Peluso per noie alla caviglia, Spisso debilitato dalla febbre, il portiere Marchesano a mezzo servizio per una contusione da smaltire al ginocchio e Petolicchio aggregatosi in extremis dopo un mese di fisioterapia per curare l’infortunio muscolare) s’erano presentati sul campo della Mirafin pronti a vender cara la pelle, dimostrando di non essere una squadra “double face”. C’era riuscita, la truppa granata. Dopo aver chiuso la prima frazione di gioco sotto di un gol (2-1), l’Alma Salerno aveva non solo tenuto testa a testa alla quotata avversaria fino al 3-3 ma si era anche portata in vantaggio 3-4 facendo sfoggio delle sue armi migliori, cioè la grinta, la determinazione e lo spirito di gruppo che il tecnico Mainenti aveva chiamato in causa presentando la sfida impari con pronostico (sulla carta) “chiuso”. Ad un passo dal sogno, poi il ko. Perché? «Siamo stati penalizzati da un arbitraggio allucinante. Dopo 26 anni di carriera – dice Mainenti – sono stato allontanato dalla panchina. Dovevo venire a Pomezia per fare anche questa “esperienza”. Sono una persona mite e soprattutto amo lo sport e rendo sempre merito agli avversari. Oggi, però, direzione di gara troppo scadente: ha finito per incidere sul risultato. Il primo gol del Pomezia è nato da una punizione secondo noi generosa: fallo fischiato dopo il contatto tra Pacileo e il loro pivot. Roberto Negri ha fatto 1-1 dopo una bella azione, costruita. Negli ultimi due minuti, gol del Pomezia. Non bastasse il calcio di punizione fischiato all’alba del match, inventato anche il calcio di rigore del loro 2-1, trasformato da Ferreira. L’Alma ha reagito e ha beneficiato a propria volta di un calcio di rigore che ha sbagliato Spisso. La squadra, però, non si è arresa, anzi ha accorciato le distanze con Santoro, Spisso ha fatto 3-3 e poi siamo passati meritatamente in vantaggio con tiro libero trasformato da Santoro. A questo punto, sono di nuovo saliti in cattedra gli arbitri: fischiato il quinto fallo a Pacileo, sono stato allontanato per aver chiesto la motivazione. Sono stati invertiti tutti i falli ed è stato espulso pure Santoro che sarà assente con Casoria, sabato prossimo. E’ stata ammonita quasi tutta la squadra. A 55”, gli avversari del Pomezia si sono riportati in vantaggio su un tiro libero invertito: dovevamo andarci noi al tiro libero. Poi le immagini documenteranno. Il 6-4 a 5” dalla fine”. L’Alma Salerno porta a casa i complimenti degli avversari ma zero punti. Senza Santoro e in attesa della pronuncia del giudice sportivo che dovrà esprimersi sul tecnico Mainenti (potrebbe cavarsela con una diffida), i granata affronteranno il Casoria sabato 26 novembre al Pala Tulimieri, con fischio d’inizio alle ore 15