Regione Campania: Gambino “Politiche sociali nell’Agro-Nocerino-Sarnese languono”
<Mentre i Sindaci discutono per scegliere il sistema di gestione dei Piani di Zona, le politiche sociali nell’Agro Nocerino Sarnese languono e migliaia di cittadini- afferma il Consigliere Gambino- sono costretti a vivere disagi inenarrabili, essendo privi di assistenza e di supporto. Particolarmente grave è l’ insensibilità che si registra nell’Assistenza non garantita, domiciliare ed economica, ai soggetti affetti da SLA, ai disabili gravissimi ed ai disabili gravi considerato che, come affermato dalla Regione Campania il 21 Novembre 2016 in risposta a mia specifica interrogazione consiliare, i Piani di Zona operano – non garantendo da Gennaio 2016 i L.E.A. e quindi la continuità dei progetti di Cure Domiciliari e di Assegno di cura – in violazione dei dettami normativi. Tutto questo avviene nel silenzio dei Sindaci di riferimento e nella colpevole complicità della Regione Campania il cui Governatore mediatico De Luca è impegnato nella campagna elettorale referendaria e nel rafforzamento del “sistema clientelare” da lui stesso ammesso e glorificato nella riunione “formativa” dei suoi “pasdaran regionali” tenuta al Ramada Hotel di Napoli. Il Gruppo Consiliare Regionale FDI, che ritiene intollerabile quanto quotidianamente accade e che è da sempre impegnato per arginare il sistema clientelare che il governatore ed il PD perseguono senza pudore, imitati dai novelli “attendenti in fila”, produrrà ogni sforzo istituzionale perché la Regione Campania trasferisca le risorse indebitamente trattenute dal 2015 e disponga controlli, ispezioni ed anche commissariamenti nei confronti dei Piani di Zona che continuano a omettere la garanzia dei L.E.A. e degli assegni di cura a favore dei soggetti beneficiari. Contestualmente ci auguriamo– conclude Gambino– che i Sindaci interessati, dimenticando per un attimo la necessità di non disturbare il Vecchio ed il Nuovo Messia, intervengano ad horas per garantire “l’assistenza negata”, anche corrispondendo ai Piani di Zona le notevoli somme dovute per compartecipazione, e facciano sentire la propria voce di protesta nei confronti della Regione Campania, pretendendo il trasferimento dei fondi indebitamente trattenuti.>