Attiva ed Innova Salerno su Villaggio Babbo Natale
Anomalie riscontrate della delibera di G.M. n. 333 del 27 ottobre scorso con cui l’Amministrazione autorizza l’Associazione Innova Salerno all’occupazione di suolo pubblico a cura del Settore Attività Produttive, riconoscendone, a parere degli scriventi, inopinati vantaggi. L’Associazione “Innova Salerno”, rappresentata dalla sig.ra Francese Alessandra, candidata a sostegno del Sindaco di Salerno nell’ultima tornata elettorale (e congiunta del rappresentante di una cooperativa sociale che “gode” di affidamenti diretti dal Comune ) ha presentato dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle Entrate il 22 settembre 2016 e già il giorno dopo, 23 settembre 2016, ha protocollato il progetto “Il Villaggio di Babbo Natale”. Il Comune, con una celerità inusuale, ha esaminato la proposta “imprenditoriale” ed ha concesso, senza alcuna gara ad evidenza pubblica, alla suddetta Associazione l’utilizzo del Parco ex area SALID. Il Comune ha concesso, altresì, l’utilizzo gratuito per l’intero periodo dell’Antica Fornace e si è “impegnato” a fornire gratuitamente l’energia elettrica il cui costo per le attività programmate si presume alquanto esoso.L’Associazione “Innova Salerno” utilizzerà (come si evince dalla loro brochure)uno spazio di mq. 20.520 su sui saranno allestite le attrezzature e pagherà la TOSAP unicamente su 270 mq. (lo spazio necessario per l’allestimento di n. 30 stand misura 3m. x 3m.): Il costo a cui l’Associazione concederà ogni stand ammonterà ad € 5.000 (per attività del settore food) e ad € 3.500 (altri settori merceologici). Dai siti e dagli organi di informazione si apprende che coloro i quali vorranno “godere” delle attrazioni pagheranno un ticket di € 6,5. Dalla brochure si evince, inoltre, che l’Associazione venderà pacchetti pubblicitari quali: gold sponsor per € 15.000, Silver Sponsor € 5.000, friend’s sponsor per € 2.000, “sostituendosi” al comune nella cessione degli spazi pubblicitari all’interno del parco senza che l’Ente introiti alcunché. Si evince, dunque, che si tratta di un business di qualche centinaia di migliaia di euro da cui è difficile comprendere il ritorno sociale per la città. Il “Villaggio di Babbo Natale” si sarebbe potuto realizzare “a seguito di un concorso di idee e di un bando per la concessione degli spazi (come avviene in ogni “normale” città italiana) in modo che il comune avrebbe potuto introitare risorse da utilizzare nella carente manutenzione, per le politiche sociali e per ridurre l’incresciosa tassazione. Si dubita fortemente sulla legittimità dell’esposizione diretta di spazi pubblici (senza gara) e della gestione ad altro Ente senza introiti per il Comune, perfino della pubblicità in un parco pubblico. Si evidenzia, inoltre, il danno erariale per il Comune per la TOSAP non introitata nell’intero spazio occupato (se non per 270 mq) per i costi sostenuti inopinatamente dal Comune per un’attività palesemente imprenditoriale e per le eventuali entrate che si sarebbero potute registrare nel caso in cui si fosse proceduto all’assegnazione in utilizzo delle aree per bando pubblico. La rappresentante legale dell’Associazione ancora in data 22 novembre 2011 ha inoltrato nota al Sindaco con cui di fatto modifica il progetto presentato prevedendo gonfiabili e giostrine al posto di una pista di pattinaggio e “comunicando” la collocazione di nuove strutture anche negli spazi prima dedicati ai parcheggi, dimostrando quasi di poter disporre a suo completo piacimento delle aree. Si chiede d’intervenire, anche in autotutela, per il rispetto delle norme, delle regole, della libera concorrenza, delle pari opportunità e della decenza amministrativa.