Regione Campania: Gambino su affidamento a Trenitalia gestione servizi ferroviari su rete statale
<Il “sistema clientelare del PD”, affermato dal Governatore “solo mediatico” De Luca, permea, ormai, ogni settore gestionale della Regione Campania. E’ di pochi giorni fa- afferma Gambino– il regalo natalizio fatto a Trenitalia cui è stata affidata, contrariamente a quanto deciso dal precedente Governo Caldoro e dallo stesso De Luca appena nove mesi fa (DGRC 35 del 02.02.2016), senza procedura di gara ad evidenza pubblica, la gestione dei servizi ferroviari regionali su rete statale per i prossimi dodici anni, con un aumento delle tariffe a carico degli utenti – a partire dal 2017 – pari al 8% e poi un ulteriore 2,6% per ognuno degli anni successivi. Trenitalia passerà, così dagli attuali 35,6 mln di ricavi da tariffa ai 50,6 mln del 2020 ed ai 70 mln del 2026. Il Governatore ha concesso, inoltre, un aumento dei corrispettivi fissi annui, che gravano sulla fiscalità regionale e quindi sui cittadini, che passano dai 148 mln del 2016 ai 163,4 mln del 2020 ed ai 178 mln del 2025 con l’aggiunta della concessione in comodato d’uso gratuito di ben 12 treni elettrificati che la Regione Campania acquisterà con i propri fondi. Ancora, e non per ultimo, ha azzerato – in un colpo solo – il contenzioso instaurato dal precedente Governo Caldoro che aveva contestato le numerose criticità nell’erogazione e nel potenziamento dei servizi che Trenitalia avrebbe dovuto assicurare entro il 31 Dicembre 2014. Tali criticità erano e sono evidenti ed incontestabili, come ben sanno i milioni di cittadini campani che quotidianamente sono costretti ad utilizzare il Trasporto regionale su ferro che, oggi più di ieri, è da terzo mondo. Trenitalia, che è azienda generosa, ovviamente non subito ma entro la scadenza contrattuale, assicurerà un aumento della percorrenza chilometrica annua di circa 400.000 Km che i soliti “gufi” e “maligni” attribuiscono pari al percorso annuo della Metropolitana di Salerno che, quanto prima, dovrà essere affidata in gestione, liberando da un peso economico ingente il Comune. Insomma Parigi val sempre bene una messa e, quindi, pazienza se queste scelte “scellerate” e “clientelari” hanno costi che gravano sui cittadini doppiamente beffati dal pessimo servizio e dall’aumento delle tariffe. Pazienza ancora- conclude Gambino– se il regalo a Trenitalia comporta una variazione di bilancio 2016 per 27 MLN di euro finanziata togliendo risorse all’Istruzione Universitaria (1,35 MLN), alle attività culturali (0,923 MLN), al Turismo (2 MLN), alla difesa del suolo (1,657 MLN), al recupero ambientale (1,4 MLN), al sistema di protezione civile (0,283 MLN)>