Napoli: 46° anniversario sacrificio Yukio Mishima
Ricorre oggi il 47° anniversario della morte dello scrittore giapponese Yukio Mishima. Cosi il ricordo degli esponenti di Prima l’Italia Comitato per il No al Referendum Napoli Sociale Sovranità Nazionale, Rosario Lopa e Alfredo Catapano esponente di Napoli Capitale-Azione Nazionale. Lo scrittore, prima di uccidersi con il Seppuku, aveva preso in ostaggio il generale dell’esercito nazionale di autodifesa, cercando di spingere i soldati a compiere un colpo di stato in favore dell’Imperatore giapponese e contro la costituzione imposta dall’America dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma il suo tentativo di rivoltà fallì e lo scrittore decise di togliersi la vita. Mishima, il cui vero nome era Kimitake Hiraoka, era nato il 14 gennaio 1925. Era ed è considerato uno degli scrittori giapponesi più importanti e discussi. Ha lasciato 40 romanzi, 18 testi per il teatro, 20 raccolte di racconti, 20 saggi, un libretto musicale e una sceneggiatura per film. Omosessualità, morte e rivoluzione politica sono tra le tematiche principali delle sue opere. Nel 1969 ha fondato la società segreta Tate no Kai, poi trasformata in un esercito privato, composto da 100 studenti universitari, con lo scopo di difendere l’imperatore e la tradizione giapponese. Per certi aspetti lo si può paragonare a D’Annunzio e Pasolini per aver portato alla luce alcune contraddizioni della globalizzazione, e’ una testimonianza tragica della crisi dei valori nella società del consumismo e’ un autore tragico, una testimonianza che non può essere ignorata. Uno degli autori più importanti della letteratura giapponese.