Salerno: Cisal, vertenza OperBingo, chiuso accordo
Trovata l’intesa e lavoratori salvi. E’ stato sottoscritto ieri, nel corso di una riunione a Roma, l’accordo tra la Operbingo e la Cisal Terziario per quel che concerne i lavoratori delle sale bingo salernitane di Pastena e Fratte. Nessun licenziamento, dunque, per i dipendenti che – per mesi – hanno dovuto convivere con il timore di perdere il lavoro a causa della decisione dell’azienda, alla luce di alcune difficoltà di carattere economico-finanziario, di chiudere i battenti delle due strutture con sede a Salerno. Circostanza che, grazie alla battaglia dei lavoratori stessi e del sindacato, non si verificherà. Per quanto riguarda le unità produttive di Salerno, le parti hanno concordato che il loro mantenimento sia subordinato alla riduzione del 25% delle ore lavorate sulle due salernitane, con l’unificazione dei turni di lavoro. La riduzione oraria avrà 36 mesi di validità a far data dal prossimo 1 febbraio 2017.Via libera anche agli incentivi all’esodo con i dipendenti che dovranno comunicare la propria volontà di usufruire di questo provvedimento entro il prossimo 18 dicembre. L’azienda, a tal proposito, erogherà fino a 11 mensilità lorde a cui si aggiungeranno anche altri 4mila euro per coloro che comunicheranno la mancata opposizione al licenziamento. Inoltre, per ogni figlio a carico verranno riconosciuti altri 1.000 euro. Cambiano anche mansioni e livelli; un cambiamento a cui società e sindacato hanno ritenuto opportuno far fronte con un importo economico a titolo di superminimo non assorbibile che vada a compensare le riduzioni derivanti dai nuovi inquadramenti aziendali. Le parti hanno già fissato un prossimo incontro per il 23 dicembre mentre entro la fine del mese di febbraio 2017 si terrà una riunione per tracciare un primo bilancio dei provvedimenti adottati. Soddisfatto il Segretario Regionale della Cisal Terziario Giovanni Giudice che, fin da subito, si è schierato al fianco dei lavoratori delle sale bingo di Salerno: «I licenziamenti sono stati finalmente scongiurati, con la chiusura, dopo mesi di lotta, di un accordo quadro con la società. Valutiamo positivamente – ha proseguito Giudice – il raggiungimento dell’accordo ma non possiamo non rimarcare che ancora una volta, nelle ristrutturazioni aziendali, pagano sempre i più deboli». Un ruolo chiave è stato svolto anche dai lavoratori: «Un plauso va certamente ai lavoratori – ha sottolineato il Segretario della Cisal Terziario – che hanno deciso di rinunciare ad una parte del salario per garantire all’azienda di rimanere su piazza. L’accordo dovrà dunque servire a rilanciare la società dal punto di vista economico, con la speranza che, da qui ai prossimi 3 anni, la situazione torni quella di prima e che i lavoratori non siano chiamati a ulteriori sacrifici».