Storia e utilizzo del latte d’ asina

Ippocrate (460-370 aC), il padre della medicina, è stato il primo a descrivere le proprietà del latte di asina. Fin dall’epoca romana, il latte di asina era ben noto, Plinio il Vecchio (23-79 dC) nella sua opera enciclopedica, Naturalis Historia, descrisse le sue caratteristiche benefiche. Successivamente, lo fece  il famoso naturalista francese, Georges-Louis Leclerc (1707- 1788) nella sua Histoire naturelle. Alla fine del XIX secolo, il latte d’asina fu utilizzato con successo per l’alimentazione dei neonati orfani in Francia, come riportato dal medico D’Arval (1912), quindi fu poi utilizzato in Europa fino al ventesimo secolo per alimentare i neonati che non avevano il latte materno o per alimentare i soggetti debilitati.I dati pubblicati relativi alla composizione del latte di asina riportano  la sua somiglianza al latte materno per il contenuto in lattosio, proteine e minerali a differenza invece del latte dei ruminanti cioè quello bovino, ovino e caprino.  I macro minerali essenziali, Ca e P, nel latte d’asina, sono circa 3 volte superiori a quelli del latte umano. Invece le concentrazioni di K, Na e Mg nel latte di asina sono simili a quelle presenti nel latte umano. Fe e Zn sono in quantitativi simili o superiori ai livelli riportati nel latte umano. Il latte d’asina contiene sostanze capaci di  rafforzare il sistema immunitario; in particolare contiene altissimi livelli di lisozima, una proteina che ha attività antimicrobica, antiinfiammatoria e antivirale. In precedenti ricerche si è visto che è un latte naturalmente ipoallergenico perché è tollerato da circa il 90% dei bambini che soffrono di allergie al latte vaccino, una allergia alimentare comune durante l’infanzia, con una prevalenza di circa il 3 % durante i primi 3 anni di vita. In ogni caso quindi la tolleranza anche del latte d’asina per i soggetti allergici al latte di vacca deve essere valutato sotto controllo medico onde evitare possibili manifestazioni allergiche. Oggi la disponibilità del latte di asina è possibile grazie al ritorno dell’allevamento asinino e alla disponibilità anche come prodotto in polvere che consente una lunga durata e un facile utilizzo, pertanto questo particolare alimento può entrare concretamente nella dieta della moderna nutrizione umana.

Giuseppe Iannella Tecnologo alimentare