Pagani: Libera, Marcello Torre torna tra le strade della città
Si è risvegliata così la comunità paganese che questa mattina ha ritrovato in diverse zone della città alcune gigantografie dell’ex sindaco di Pagani assassinato dalla camorra nel 1980. In Piazza Municipio, su corso Padovano, nei pressi della Basilica di Sant’Alfonso e in altri luoghi simbolo, i passanti si sono trovati di fronte a raffigurazioni di Torre in chiave moderna, dove si vede l’avvocato alle prese con aggeggi tecnologici di ultimo grido. Promotori dell’iniziativa, gli attivisti del presidio cittadino di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che hanno voluto scuotere la cittadinanza con un messaggio d’impatto. L’azione di questa notte mira a sensibilizzare la città di Pagani in relazione al Premio Nazionale per l’Impegno Civile Marcello Torre. #doveravamorimasti è lo slogan scelto dal Presidio cittadino di Libera per promuovere la due giorni in memoria del compianto sindaco di Pagani, in programma per domani e dopodomani a 36 anni dal suo omicidio. “I pannelli riportano Torre tra le strade cittadine come se avesse ancora un conto in sospeso con la città. É in questo senso che va letta la provocazione – spiegano gli attivisti di Libera. Per noi il primo passo è coltivare la memoria delle vittime innocenti di camorra di Pagani. Il Premio Marcello Torre è un’occasione importante per ricordare a tutti noi che c’è ancora tanto da fare nella lotta alle mafie. E che siamo ancora in tempo per riprendere da dove Marcello aveva cominciato: sognare una Pagani diversa, denunciare, non scendere a compromessi. Il suo sacrificio ci ha insegnato che anche in queste terre si può scegliere di stare dalla parte giusta”. Ma #doveravamorimasti è uno slogan che annuncia anche un’altra iniziativa: la pubblicazione online de Il Nuovo Piccolo Giornale, periodico di approfondimento fondato proprio da Torre nel 1970 e che alcuni cronisti locali rilanciano, insieme a Libera, dopo quarantasei anni: “Riprendere da dove si era cominciato, da dove eravamo rimasti appunto – aggiungono gli attivisti. Torre usava quelle pagine per denunciare e criticare un sistema di potere. A distanza di mezzo secolo ci siamo resi conto che tutto questo doveva continuare”. Ecco allora spiegato il motivo della presenza di modernissimi iPad e computer raffigurati tra le mani di Torre. Un segnale che vuol scuotere la città: “Dovremmo tutti prendere a cuore la memoria di Torre. La partecipazione al Premio per i paganesi è un dovere morale”. Premio che quest’anno prenderà il via domani. A partire dalle 17.30 infatti, presso la pinacoteca dell’Auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, ai saluti istituzionali farà seguito la tavola rotonda sul tema “Il racconto delle mafie oggi: la ricerca della verità e il rischio della retorica” alla quale parteciperanno i giornalisti Domenico Iannacone, autore e conduttore della trasmissione di Rai 3 “I dieci comandamenti”, Toni Mira, capo redattore di “Avvenire”, e Rino Giacalone, direttore del portale d’informazione “Alqamah”. Alle 19.30 sarà poi presentato il progetto editoriale de “Il Nuovo Piccolo Giornale”. Si riprenderà con le celebrazioni lunedì 12 dicembre alle 9.00, ancora presso l’Auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, con la cerimonia di Conferimento del Premio a Iannacone, Mira e Giacalone e l’incontro di Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, con le studentesse e gli studenti delle scuole del territorio.