Vallo di Diano: Codacons su continue truffe, alcuni consigli

Per via delle frequenti truffe nel Vallo di Diano, vorremmo far giungere qualche utile consiglio ai nostri concittadini, alcuni dei quali ci segnalano il perdurare di questo fenomeno. Prendendo spunto dal vademecum per difendersi dalle truffe in casa, recentemente redatto da Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, chiediamoci innanzitutto come si può fare per riconoscere un truffatore. Dobbiamo allora ammettere che quasi sempre è molto difficile individuare il malintenzionato, cosicché bisogna tener presenti pochi importanti punti. Capita spesso di apprendere dai mezzi di informazione di truffe per mano di sedicenti operatori di enti che erogano servizi di pubblica utilità o di improbabili bancari o assicuratori con tesserini falsi che si presentano nelle abitazioni delle vittime sottraendo loro denaro e gioielli. A volte questi truffatori si fanno precedere da una telefonata che può avere toni anche allarmistici (un falso incidente di un congiunto, una bolletta non pagata con rischio di distacco dell’utenza, etc.). Allora è bene ricordare che le aziende o gli enti, non sono soliti inviare il proprio personale per raccogliere denaro e, nel caso in cui non sia stata pagata regolarmente la bolletta, viene spedita una lettera a casa dell’utente per sollecitarne il pagamento. Nel caso di lavori alla rete idrica, elettrica o telefonica, a volte le società sono solite apporre avvisi nei giorni che precedono l’eventuale disservizio o l’invio di un operatore specializzato per verificare le utenze. È utile allora osservare con attenzione mezzi di trasporto, divise e capi d’abbigliamento degli operatori, magari prendendo per scrupolo il numero di targa e il modello del veicolo e comunque chiedendo di esibire il tesserino di riconoscimento e quello d’identità. Se ci sono dubbi, non bisogna esitare a chiamare la società o il 112 per una rapida verifica. Facciamo inoltre attenzione agli acquisti molto convenienti porta a porta. Anche in questo caso, se ci viene proposto l’acquisto di un elettrodomestico o altro, cerchiamo di leggere bene tutte le clausole del contratto. D’altro canto, sarebbe meglio che al venditore dicessimo che vogliamo pensarci sopra (la notte porta consiglio, si usa dire) e che non vogliamo prendere un impegno nell’immediato. Avendo preso del tempo, possiamo chiamare la casa costruttrice per sapere se il venditore è autorizzato. Nel caso non lo fosse, non si deve firmare assolutamente nulla e non si deve lasciare alcun anticipo (che andrebbe probabilmente perso). Anche se il venditore fosse autorizzato, non bisognerebbe firmare contratti le cui clausole d’acquisto non siano chiare e leggibili.

                                                                      

 

Il Responsabile della Sede

                                                                                               prof. Roberto De Luca