Confintesa: Bene referendum contro voucher

Dopo solo tre ore di camera di consiglio la Consulta dichiara ammissibile la richiesta di referendum denominato “abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio (voucher), respingendo il quesito sull’abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi”. Anche se non possiamo essere contenti della bocciatura del quesito principale, riguardante l’ormai famigerato l’art. 18, siamo parzialmente soddisfatti per l’ammissione del quesito sull’uso indiscriminato dei voucher nel mondo del lavoro. Questo strumento è stato usato in modo così distorto che è riuscito a creare un vero e proprio sfruttamento per molti lavoratori che, in posizione di debolezza, hanno accettato qualsiasi lavoro attraverso il pagamento di voucher, per di più in quantità minore alle ore realmente lavorate. Non abbiamo bisogno di tempo per dichiarare il nostro appoggio alla campagna referendaria per l’eliminazione della “schiavitù da voucher”. Ricordiamo che lo strumento dei voucher, oltre a quanto detto, è stato ipocritamente utilizzato anche per giustificare un aumento di parte dell’occupazione, di fatto inesistente.