Nisida: sventata evasione 2 detenuti
Alta tensione in alcune delle 19 carceri minorili italiane. Negli ultimi giorni, infatti, gravi episodi sono accaduti a Nisida e a Roma Casal del Marmo. Ricostruisce la tentata evasione di Nisida Carmine d’Avanzo, coordinatore nazionale per la Giustizia Minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Ieri mattina, giovedì, nel corso delle attivitá scolastiche e di laboratorio due detenuti ospiti del carcere minorile di Nisida, arbitrariamente e senza lasciare traccia, si sono allontanati dalla struttura sfruttando un accesso nascosto posto tra i locali che ospitano l’attivitá lavorativa di edile e che danno accesso direttamente ad un sentiero che dal carcere porta alla sottostante Porta Paone. Dopo pochi minuti, gli Agenti di Polizia Penitenziaria si sono accorti dell’assenza dei due detenuti e prontamente hanno dato l’allarme, allertando tutto il Personale presenti in Istituto e chiedendo supporto al Personale del Corpo di servizio al Settore navale. L’intero spazio dell’isola che da su Porta Paone è stato in pochi minuti presidiato dai poliziotti penitenziari. Dopo diverse ore di ricerche in condizioni molto proibitive a causa mal tempo, al calar della sera i due evasi sono stati avvistati in un area ben circoscritta. Grazie alla professionalitâ, al senso del dovere, alla enorme dedizione al lavoro dei poliziotti penitenziari, i due detenuti sono stati bloccati e ricondotti in carcere con non poche difficoltá, tanto che uno degli Agenti ha riportato una seria ferita alla mano”.Intemperanze e violenza anche nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, come racconta il segretario generale del SAPPE Donato Capece: “Sempre ieri verso le 16,, presso l’IPM “Casal del Marmo” di Roma, un detenuto ultra diciottenne di origine rumena (già protagonista della rivolta di Airola di qualche tempo fa) si è scagliato per motivi futili (non intendeva partecipare alle attivita’ pomeridiane previste…) contro l’Agente di Polizia Penitenziaria in servizio colpendolo violentemente al volto con due pugni. L’Agente, ferito, è stato prontamente soccorso dai colleghi che hanno contestualmente provveduto a bloccare il detenuto che nel frattempo continuava ad agitarsi nei confronti del poliziotto penitenziario che era stordito a terra!! Quanto accaduto alle carceri minorili di Nisida e di Casal del Marmo è l’ennesima dimostrazione della tensione lavorativa a cui è sottoposto il personale di Polizia Penitenziaria”. “Quelli del carcere non sono problemi da nascondere come la polvere sotto gli zerbini , ma criticità reali da risolvere”, conclude Capece. “I numeri dei detenuti in Italia sarà pure calato, ma le aggressioni, le colluttazioni, i ferimenti, i tentati suicidi si verificano costantemente, spesso a tutto danno delle condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria che in carcere lavora 24 ore al giorno. Con buona pace di talune dichiarazioni corporative che non rappresentano affatto la realtà quotidiana che si vive nelle nostre strutture detentive. E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane, per adulti e minori”.