Pagani: Gambino su caso Amendola
Su facebook il dipendente comunale Alfredo Amendola, già candidato alle recenti elezioni comunali in supporto al Sindaco Bottone e suo stretto sodale cui vengono conferiti incarichi funzionali non sempre corrispondenti alla qualifica posseduta, ha riferito di aver subito un’aggressione verbale e fisica da un cittadino paganese “congiunto di una consigliera comunale”. E’ bastato questo post, riferito ad un fatto di cui non sono noti i contorni e la sussistenza, per indurre il Sindaco Bottone a formalizzare un comunicato che definire farneticante è poco e che dimostra come ormai sia “solo un uomo disperato” che cerca ogni occasione, anche non nota nella sua oggettività, per “apparire vittima” e “bloccato o intimidito nel suo ruolo”. Se il fatto denunciato fosse accertato come vero, non vi sarebbe politico o cittadino di questo paese che non esprimerebbe condanna per il gesto e, a prescindere, per ogni espressione di violenza, anche laddove la stessa fosse utilizzata per affermare o giustificare ragioni giuste. Il Sindaco Bottone, pertanto, prima di lanciarsi in proclami senza senso e farneticanti, farebbe bene ad attendere gli esiti delle verifiche che sicuramente gli organi competenti faranno (avendo il presunto aggredito annunciato querele), oppure gli esiti della verifica interna da lui annunciata che, ci auguriamo, si concluda in breve tempo e con esiti certi diversamente da quelle, annunciate e mai effettuate e concluse dal Sindaco, riferite “al mancato pagamento della bolletta Enel che costrinse la società erogatrice a sospendere l’erogazione nel locale cimitero” o al “trasporto di un motorino mai sequestrato con l’auto dei vigili” o, ancora, quella finalizzata ad accertare “la situazione del pagamento eccessivo di suoli cimiteriali o dell’utilizzo di loculi comunali in forma gratuita”.
Alberico Gambino