Centenario apparizioni di Fatima: i messaggi
I tre segreti di Fatima (o l’unico segreto diviso in tre parti) così come li ha descritti Lucia: mostrano l’azione di Satana nella storia. I primi due, rivelati nel 1941 e resi pubblici l’anno dopo da Pio XII, sono accompagnati da una breve interpretazione, il terzo – rivelato nel 1944 ma reso pubblico solo nel 2000 – è seguito da una spiegazione più ampia, tratta dal commento teologico dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Lo stesso Ratzinger ha chiarito che la terza parte del segreto è stata pubblicata correttamente; non c’è quindi un quarto segreto.
LA PRIMA PARTE DEL SEGRETO: LA VISIONE DELL’INFERNO: La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. l demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.
INTERPRETAZIONE DELLA PRIMA PARTE: Nel primo segreto c’è la spaventosa visione dell’Inferno, cioè il destino di coloro che rifiutano l’amore misericordioso di Dio. La Chiesa insegna che questa angosciosa realtà, che da parte di alcuni – anche tra i cattolici – si vorrebbe rimuovere, consiste nella dannazione eterna di quanti muoiono per libera scelta in peccato mortale. La pena principale dell’inferno sta nella separazione eterna da Dio, nel quale soltanto l’uomo ha la vita e la felicità, per le quali è stato creato e alle quali aspira. Cristo esprime questa realtà con le parole: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno” [Mt 25,41].
LA SECONDA PARTE DEL SEGRETO: L’ANNUNCIO Dl UNA NUOVA GUERRA: Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.
INTERPRETAZIONE DELLA SECONDA PARTE:
Il secondo segreto mostra l’azione demoniaca che s’incarna nelle guerre e nei sistemi atei. Si profetizzano la fine della Prima guerra mondiale, lo scoppio della Seconda e la parabola del comunismo in Russia. Quanto alla “notte illuminata da una luce sconosciuta”, Lucia ritenne che il segno di Dio per l’inizio della guerra fosse l’eccezionale aurora boreale della notte del 25 gennaio 1938 (era papa Pio XI), anche se il conflitto scoppia il 1° settembre 1939, regnante Pio XII, con l’invasione della Polonia. ln realtà, Hitler aveva deciso l’annessione dell’Austria, episodio che anticipa le future decisioni tedesche, proprio nel gennaio 1938. Quanto alla salvezza dei peccatori, si intende che si può pregare per loro per evitare che vadano all’inferno ma, una volta destinati alla dannazione eterna, non è più possibile farlo. In altri termini, sostenere che Maria chiede ai pastorelli di pregare per le anime dell’inferno è teologicamente impossibile: per i dannati nulla possono la preghiera e le penitenze.
LA TERZA PARTE: LA CHIESA PERSEGUITATA E IL PECCATO IN CUI È SPROFONDATA:
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora, un poco più in alto, un Angelo con uno spada di fuoco nella mano sinistra. Scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destro verso di lui. L’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: “Penitenza, penitenza, penitenza!” E vedemmo in una luce immensa che è Dio, qualcosa di simile a come si vedano le persone in uno specchio quando vi passano davanti: un Vescovo vestito di bianco. E abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre. Vari altri Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia. Il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino. Giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce. Allo stesso modo morirono, gli uni dopo gli altri, Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.
INTERPRETAZIONE DELLA TERZA PARTE:: Nel terzo segreto si descrive l’azione di Satana contro la Chiesa, in particolare con la persecuzione e il martirio dei cristiani. Nel suo commento Ratzinger nota che oggi “comprendere i segni del tempo significa comprendere l’urgenza della penitenza… Questa è la risposta giusta al momento storico, caratterizzato da grandi pericoli”. Proprio in un colloquio con lui, rammenta Ratzinger, suor Lucia gli aveva detto che le appariva sempre più chiaro come lo scopo di tutte le apparizioni fosse quello di “far crescere sempre più nella fede, nella speranza e nella carità; tutto il resto intendeva solo portare a questo”. Riguardo alle immagini della visione profetica, l’angelo con la spada di fuoco “ricorda analoghe immagini dell’Apocalisse”. Infatti “rappresenta la minaccia del giudizio, che incombe sul mondo”. La visione mostra poi la forza che si contrappone al potere della distruzione: è “lo splendore della Madre di Dio. Proveniente in un certo modo da questo, l’appello alla penitenza”. Cosi si vede la centralità della libertà dell’uomo: “Il futuro non è affatto determinato in modo immutabile e l’immagine che i bambini videro non è affatto un film anticipato del futuro, del quale nulla potrebbe più essere cambiato”. Perciò “tutta quanta la visione avviene in realtà solo per richiamare sullo scenario la libertà e per volgerla in una direzione positiva”. Il senso della visione è “mobilitare le forze del cambiamento in bene”. La scena della visione è descritta con tre simboli: una montagna ripida, un’alta croce di tronchi grezzi, una grande città mezza in rovina. Commenta Ratzinger: “Montagna e città simboleggiano il luogo della storia umana: le storia come faticosa ascesa verso l’alto, la storia come luogo dell’umana creatività e convivenza, ma allo stesso tempo come luogo delle distruzioni, nelle quali l’uomo annienta l’opera del suo proprio lavoro”. E in cima alla montagna sta la croce, “meta e punto di orientamento della storia. Nella croce la distruzione è trasformata in salvezza”. Appaiono poi alcune persone. Il Papa precede gli altri, tremando e soffrendo per tutti gli orrori che lo circondano. Per Ratzinger “la via della Chiesa viene così descritta come una Via Crucis… in un tempo di violenza, di distruzioni e di persecuzioni”. Nella scena evocata si può riconoscere la storia di un intero secolo. “La figura del Papa ha un ruolo speciale. Nel suo faticoso salire sulla montagna possiamo senza dubbio trovare richiamati insieme diversi Papi”. I quali, a partire da Pio X, hanno condiviso le sofferenze del XX secolo “e si sono sforzati di procedere in mezzo a esse”. Infine, gli angeli raccolgono sotto i bracci delle croce il sangue dei martiri e irrigano così le anime, che si avvicinano a Dio. È “un’immagine di speranza”: significa che “nessuna sofferenza è vana”.