Giffoni Valle Piana: consiglio comunale tra rancori vecchi e nuovi, Giuliano zittisce Carpinelli

Rita Occidente Lupo

Toni inizialmente distesi, quelli che hanno dato l’assist al Consiglio Comunale ieri sera che, dopo la visita pastorale dell’Arcivescovo Luigi Moretti, come proluso dal Sindaco Antonio Giuliano, potevan seguire l’iter della pacifica “tolleranza amministrativa”. Per quel che può dirsi di una maggioranza che esce a testa alta dal primaverile verdetto delle urne e di una minoranza che si ritrova a tentare timidamente di dir la sua, per non sentirsi nettamente schiacciata dal teutonico Primo Cittadino, recentemente eletto anche nell’assise provinciale di Palazzo Sant’Agostino. Tra i vari punti all’ordine del giorno, l’approvazione del Regolamento comunale, che intende disciplinare la macchina comunale, in merito alla recente normativa sul nuovo Piano Nazionale Anticorruzione. Rivisitato il vecchio, in nome di un nuovo da assestare: questo il mantra che ha animato anche le altre approvazioni, inerenti allo Statuto per la Commissione Pari Opportunità e per la Società Partecipata in House: maggiore controllo dei flussi finanziari, per un erario strizzato all’osso dalle precedenti consiliature, che hanno portato il Comune ad un dissesto economico, amaramente oneroso per la popolazione. Interprete del malcontento per tributi e precarietà economica generale, Giuliano cerca di garantire un riscatto alle tante esigenze, che scalpitano dinanzi alla sua poltrona di servizio. “Intendo cercare di tamponare un disastro che ha mortificato il paese e che ora sta finalmente occupando uno spazio grazie anche al progetto della Grande Città dei Picentini. Il mio recente ruolo di consigliere provinciale, con delega all’ambiente, per portare il territorio all’attenzione dell’Ente di Palazzo Sant’Agostino, destinato a non subire l’eclissi.” Uno degli argomenti che ha riscosso la corale immediata esecutività, quello della mensa scolastica, che la vicesindaco Angela Mele ha sostenuto con forza fin dalle prime battute del suo insediamento, per offrire alla comunità un servizio, come unico Comune dell’area. Alla richiesta della minoranza, d’inserire un componente nella commissione di vigilanza su tale mensa, il secco no della maggioranza, che ha ritenuto di affidare tale controllo, non alla scelta politica, optando per un componente amministrativo. Dulcis in fundo, sciabolate dialogiche tra Giuliano e Carpinelli: il passato rimesso in piazza da Giuliano, che ha rimarcato come sia stato il secondo nell’Amministrazione Russomando, sempre a latere del nipote sindaco. Nonostante l’ex consigliere regionale e Sindaco rimarcasse il suo ruolo da precedente Sindaco,(a riguardo anche della dettagliata relazione dell’assessore Maria Cianciulli sulle spese elettriche, oggi contenute al punto da avere un lauto rimborso di circa 180.000€), nell’aver lasciato in attivo l’erario comunale: “anche se erano tempi diversi- Carpinelli- ma comunque non mi si può imputare alcun danno come amministratore. Come la dicono lunga anche le inchieste giudiziarie sul mio capo, che mi hanno poi visto tutte felicemente trionfante: punto dolente quella sul campo di calcio, protrattasi per circa 25 anni, creando anche a Carlo Andria tensioni ed inevitabili tran tran burocratici. In quanto al Sindaco, ricordo il suo ruolo pregresso nell’Amministrazione con Russomando nel 2011.” Provocato, Giuliano ha arringato rinvangando la sua distanza, una volta conosciuto l’andazzo che la gestione allegramente giovanile menava, prendendo le distanze al punto da creare il commissariamento dell’Ente. “E’ soltanto conoscendo situazioni  e persone più da vicino, che si possono prendere le debite misure cautelari , nel momento in cui i correttivi indispensabili per portare avanti il proprio credo ideologico, la propria visione di una carica non poltronistica, ma di servizio: ora che sono il Sindaco, cercherò di guardare nell’unica direzione che ha mosso la mia campagna elettorale, il bene comune!”