Salerno: Messa in latino in Cattedrale ed incontri storici
Rita Occidente Lupo
Un ritorno al passato o semplicemente il recupero della tradizione ecclesiastica, che alla luce del post Concilio, sembra quasi smarrita. Riandare a quella che invece da sempre è stata la liturgia nella lingua madre, che ha forgiato anime alla vita anche consacrata, la brillante iniziativa voluta dalla Cattedrale di Salerno, per l’ultima domenica mensile. Tra curiosità e nostalgia ecumenica, fede e classicismo, sui rintocchi di Mezzogiorno, il Duomo ha tagliato il nastro di partenza di un’iniziativa singolare. Alla Santa Messa in latino, concelebrata dai canonici della Cattedrale, presieduta da Mons. Franco Spatuzzi, animata dai canti gregoriani eseguiti dal coro San Matteo, l’Assemblea, diretta da don Michele Pecoraro. La celebrazione eucaristica, secondo il rito di Paolo VI, fruibile per tutti i fedeli, grazie alla guida con entrambe le versioni del canone liturgico. In religioso silenzio, una composta assemblea ha plaudito all’iniziativa, che ha rimandato il senso della sacralità, restando inchiodata a quella ch’è la lingua ufficiale della Chiesa. Questo il senso dell’iniziativa, nel solco della mitragliata d’eventi che il parroco don Pecoraro, sta srotolando per animare la Domus di tutti, fin dalle prime battute del suo insediamento. In tale ottica i primi Sabati del mese, con meditazione del Rosario biblico, celebrazione eucaristica e flambeaux nell’atrio della Cattedrale. Nei prossimi giorni già pronto il calendario di un altro evento, teso a diffondere la storicità della Cattedrale: i primi Martedì di ogni mese, fino a Luglio, nella sala San Tommaso, eminenti storici e studiosi, illustreranno figure di rilievo che hanno animato la storia salernitana. Pertanto martedì 7 marzo, alle ore 19,30, il prof. Claudio Azzara relazionerà su “I Normanni ed il Principe Roberto il Guiscardo”. Gli appuntamenti, aperti a tutti, al fine di conoscere meglio le radici della città attraverso il tempo.