Vallo di Diano: Codacons su Oculistica declassata da Atto aziendale

Per il Direttore Generale (DG) dell’ASL Salerno è stata «una tempesta perfetta in un bicchiere d’acqua» la protesta scoppiata nel Vallo di Diano dopo il declassamento dell’unità operativa di Oculistica dell’ospedale Luigi Curto di Polla da complessa a semplice”. Questo si legge ìn una pregevole intervista al DG pubblicata di recente sulla stampa locale. I cittadini del Vallo di Diano che protestano e che vivono sulla propria pelle anni di indifferenza nei confronti della sanità pubblica locale sono quindi dei visionari? Il refrain è il solito: tutto bene; la sanità locale gode di ottima “salute”. Condividendo – come cittadini – la necessità di reclutare bravi medici e di potenziare la disciplina di geriatria (che nel tempo sarà senz’altro un reparto all’avanguardia, visto il progressivo spopolamento e invecchiamento dei paesi del Vallo), non capiamo perché il DG non si soffermi sulle importanti e gravi questioni da noi prospettate nei nostri precedenti comunicati. –   Lo scorso anno (febbraio 2016) dovemmo annunciare, nostro malgrado, il declassamento del presidio sanitario di Polla a Pronto Soccorso, avendo riscontrato ciò nell’elenco nazionale delle strutture d’emergenza reso noto dal Ministero della Salute. Tutto bene? –  Nel maggio 2016 lanciammo un nuovo allarme: nell’organizzazione dell’emergenza cardiologica, per esempio, il plesso di Polla fu definito uno “spoke” (UTIC senza Emodinamica Interventistica) che si affiancava a un ”hub” di primo livello (UTIC con Emodinamica Interventistica) che faceva riferimento a un “hub” di secondo livello (UTIC con Emodinamica Interventistica e Cardiochirurgia). Tutto bene? –   Nella delibera n. 137 del 22 febbraio 2017 a firma del DG la disciplina di Oculistica è individuata come UOSD (Unità Operativa Semplice Dipartimentale). Eppure nell’Atto Aziendale pubblicato su BURC e sul sito dell’ASL Salerno e richiamato nella stessa delibera, il reparto di oculistica appare come UOC (Unità Operativa Complessa) a pag. 122. Pertanto, la delibera del DG dell’ASL Salerno non rispecchia, su questo specifico punto, il contenuto del documento aziendale. Tutto bene? –  Nonostante la preannunciata fulgida e gloriosa sorte della sanità locale, abbiamo anche  messo in evidenza che su di essa grava un grosso macigno. Infatti, la stessa delibera n. 137 prevede, letteralmente, che “alla Direzione Sanitaria viene affidata anche la Direzione del Distretto n. 72”. Ossia, più funzioni accorpate in modo anomalo, cosicché una singola persona dovrà coordinare servizi sanitari di diversa natura. A dare uno sguardo a quello che succede vicino a noi, vediamo che per il presidio ospedaliero “S. Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra, con soli 92 posti letto, ciò non avviene. Ossia, il nosocomio di Oliveto Citra, nonostante un numero di posti letto limitato, preserva sia la denominazione di DEA1 (Dipartimento di Emergenza e accettazione di primo livello) sia una Direzione Sanitaria per il solo plesso. Tutto bene?Adesso c’è poco tempo per un ricorso al Tribunale Amministrativo per evitare il declassamento di Oculistica, che ci sarà perché previsto dalla delibera n. 137 e confermato dalle stesse ultime parole del DG dell’ASL Salerno. Se un ente territoriale qualsiasi non ricorrerà al TAR, saremo pronti a fare la nostra parte, perché se è vero che stanno squillando le loro trombe dorate, noi non aspetteremo oltre per suonare le nostre umili campane.

 

Il Responsabile della Sede

                                                                                               prof. Roberto De Luca