MJI Villaggio, città
Padre Oliviero Ferro*
Ognuno ricorda volentieri il suo “mji” (villaggio dove è nato) e dove volentieri ritorna, perché là è nato alla vita, ha conosciuto tante persone. Insomma ha cominciato a diventare una persona. Poi, le vicende della vita lo hanno portato lontano, nella grande città, nel grande “mji” e forse si è dimenticato di tante cose importanti. Ma, quando può, ci ritorna volentieri per trovare la sua famiglia, quelli che hanno seguito i suoi primi passi. Forse, arrivando, gli viene spontaneo di fare i confronti. La grande città ha tante cose: la luce, l’acqua potabile, i divertimenti, le grandi strade, il giornale…ma il piccolo “mji” ha le persone che si accorgono di te, che ti criticano, che magari ti guardano con invidia. Ma che vivono un ritmo di vita diversa. Forse ti invidiano perché sei andato lontano. Ma se tu percorri con calma le stradine del tuo villaggio natale, puoi ancora sentire le voci, respirare i profumi, vivere le sensazioni che ti hanno accompagnato, quando facevi ancora fatica a dire qualche parola.
* missionario saveriano