Roma: Governo, Ragosta “In piazza 25 aprile, stop conflitti Siria e Usa-Corea del Nord”
“Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire!”. Con questa parole il 25 aprile 1945 a Milano, Sandro Pertini proclamò lo sciopero generale che fece partire l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Il deputato di Articolo Uno-Mdp, Michele Ragosta, lancia con queste parole il suo appello alla partecipazione, in tutta Italia, alle manifestazioni per celebrare la Liberazione dal nazifascismo. Un appello rivolto in particolar modo ai giovani.”Da quella insurrezione – ricorda il membro della direzione nazionale di Articolo Uno-Mdp – partì la storia dell’Italia moderna con il referendum del 2 giugno 1946 e la nascita della Costituzione della Repubblica Italiana, che entrò in vigore quasi 70 anni fa, il 1 gennaio 1948. Tappe importanti per la giovane storia della nostra Repubblica, che senza l’insurrezione di Milano e di tutte le altre città italiane che si ribellarono all’occupazione tedesca, non ci sarebbero state. Conquiste importanti per la libertà e la democrazia del nostro Paese. Per questo il 25 aprile sarò, come ogni anno, in piazza a Salerno, la mia città, per partecipare alle celebrazioni organizzate dalla locale sezione dell’Anpi. Sfilerò in corteo da piazza Vittorio Veneto lungo tutta la città per ricordare il sacrificio di chi ha dato la vita per vedere un’Italia libera dal regime. Sarò in piazza anche per chiedere che il nostro Governo insieme all’Unione Europea si impegnino per fermare le stragi in Siria ed evitare l’insorgere di un conflitto nucleare tra Stati Uniti e Corea del Nord che potrebbe aprire le porte ad una terza Guerra Mondiale”.”Vorrei – invita Ragosta – che affianco a me ci fossero tanti ragazzi, studenti, lavoratori precari, disoccupati, tutti quelli che non credono più in un Paese dove non c’è spazio per loro. Vorrei che partecipassero, per ascoltare le storie di chi, quel 25 aprile del 1945 c’era ed ha combattuto per un’ideale comune. Vorrei che ascoltassero i loro racconti per capire che anche quando tutto sembra già scritto bisogna continuare a lottare e a non arrendersi per ottenere i propri diritti. Vorrei che rilanciassero quelle parole per un nuovo forte appello alla pace che sia capace di scuotere le coscienze. Per questo il 25 aprile prossimo, ovunque voi siate, scendete in piazza, manifestate, fate levare la vostra voce per rivendicare i vostri diritti: un lavoro ed un salario dignitoso, una casa, la possibilità di costruirsi una famiglia. A chi ve lo impedisce, fate come fecero Pertini e gli altri con i nemici nazifascisti, poneteli di fronte al dilemma: “Arrendersi o perire!”.