Mercato San Severino: conclusa felicemente esperienza termale a Contursi

Anna Maria Noia

Dopo due settimane – o meglio – dodici giorni, intensi, di cure termali (dal lunedì al sabato, escluse le domeniche) – ecco che sabato 16 settembre l’allegra comitiva di Mercato S. Severino si è riunita a Caposele, zona in cui si venera S. Gerardo Maiella. Un mese esatto verso la ricorrenza dell’umile santo e taumaturgo – patrono delle mamme e dei bambini. Appunto il 16, ma di ottobre. Un personaggio ieratico, modesto. Due pullman principali, quelli con cui ci si è recati – dal capoluogo (in particolare il rione Regina Pacis) alle frazioni Curteri e S. Angelo (nonché avventori di Piazza del Galdo o di altre località) – alla volta delle terme “Capasso”, in quel di Contursi. Una struttura capiente e ben armonizzata, ubicata nel contesto naturale dei monti (Picentini) che attorniano aree verdi e tranquilli paesi – abbarbicati lungo il versante collinare. Un bel gruppo, quello di S. Severino. Una significativa esperienza per chi si è recato, alle suddette terme, per la prima volta. Bravi e competenti gli autisti; simpatici e sornioni i compagni di viaggio. Location di grande relax e di tranquillità. A conclusione, come detto sopra, un momento di riflessione e di preghiera a Materdomini (Caposele, appunto). Sulle orme di S. Gerardo, per ringraziarlo della peculiare esperienza e della compagnia nel corso delle cure idroponiche o per i cosiddetti “fanghi”, oppure – anche – per i massaggi e il percorso vascolare. Confessioni, celebrazioni eucaristiche e tanta serenità – dunque – sabato 16, nella cornice del paese di S. Gerardo. Contestualmente, subito dopo la fine della funzione, una bella cena in un acconcio e simpatico locale – un ostello della gioventù o Bed & breakfast – al centro di Caposele. Dove i Sanseverinesi, quelli di un turno di pullman successivo all’altro, non solo hanno consumato un’ottima cena a base di numerose portate – bensì hanno anche assistito a spettacoli di intrattenimento e persino di prestidigitazione. Bravissimi performer, appunto animatori e prestigiatori, hanno suonato, cantato, attuato il karaoke e intrattenuto fino a tardi (ore 23) il numeroso pubblico presente in sala. Tra cui, proprio, il gruppo di S. Severino. Una cena “casereccia”, certo, non esclusivamente gourmet. Però costituita da tante e buone portate: un abbondante antipasto mare e monti – con polipo all’insalata, ricottina e salumi vari (preceduto da fette di pizza e da porzioni di casatiello); un tegamino fumante di gnocchi alla sorrentina (con mozzarella); cortecce alla boscaiola (con pomodoro e funghi) e poi carne ai ferri con insalata, patatine fritte. Alla fine, un bignè di S. Giuseppe – ripieno di crema chantilly – e il caffè. Anche se il dolce è stato – per così dire – “bissato”, raddoppiato. Vi era nel locale una donna che festeggiava il compleanno, dunque ai Sanseverinesi è toccata anche una fetta di torta. Insomma, una bella serata trascorsa piacevolmente in compagnia e serenità. Una esperienza, quella delle terme, sicuramente da ripetere – per chi, come detto sopra – vi fosse giunto per la prima volta. Poi, tutti a casa; a bordo – comodamente – del pullman verso S. Severino.