Salerno: Giuffrida Farina traspone in disegni e musica poesie di Saverio Caivano dell’ A.M.Ar.S.
Il Dottor Saverio Caivano (classe 1945) è di origini lucane ma ha profondi legami di natura affettiva con la terra Cilentana in virtù del coniugio con la signora Clara, ex insegnante di discipline letterarie, e di natura dilettevole correlata alle frequentazioni estive di Acciaroli. L’amico Saverio ha conseguito la laurea a Napoli, la sua specializzazione è inerente alle Malattie dell’Apparato respiratorio, con importanti esperienze di Cardiologo e Pneumologo ospedaliero al “da Procida” di Salerno. In campo artistico,è poeta romanziere ed è socio A.M.Ar.S. Associazione della quale Presidente è il Dr. Iagulli, alla quale aderiscono Medici Artisti di Salerno e Provincia. “Pensieri ed emozioni”, volume di Poesia pubblicato qualche anno fa, contiene alcune sue liriche a cui sono stati tributati riconoscimenti in àmbito di concorsi poetici a carattere nazionale. Ha partecipato a varie edizioni del Premio “Verso il Duemila” sulla cui omonima rivista,associata alla manifestazione, è apparso il saggio storico “Esistenza e ruolo di Romolo nella fondazione di Roma”, premiato quale vincitore della sezione Storia. Autore di alcuni romanzi storici:”Romualdo, storia d’Amore e di Medicina nella Salerno del XIII secolo”;“L’indizio,il Graal, finalmente!”; “Eppur grande”, ambientato nel mondo contemporaneo. Relativamente all’aspetto poetico, il Dr. Saverio mi ha chiesto di musicare alcune sue liriche; trasposizione che ho attuato, integrandola con disegni ed acquerelli. Di seguito vi è la poesia, originata da una sua esperienza in Terra Santa, intitolata A NAZARET; ad essa ho associato la mia ‘traduzione’ grafica ed interpretazione musicale (della quale inserisco un passo melodico ed armonico), un brano regolarmente depositato alla S.I.A.E.,ed adattato al testo del Nostro:è un sonetto in endecasillabi con rime strutturate secondo lo schema classico di tale componimento poetico (2 quartine e 2 terzine); inglobante due numeri dai connotati fortemente simbolici nel Medio Evo, il 7 ed il 14, tra i cui contenuti esoterici/numerologici vi era quello simboleggiante l’unione di Cielo e Terra. In merito a tale forma d’arte e ad un aspetto di carattere “quantitativo”, scherzosamente e con leggerezza definisco l’amico Saverio “Sonettista da Guinnes”: le sue creazioni sono associate ad un incredibile ordine di grandezza numerico, tale da suscitare … un fittizio “rabbrividire ed impallidire persino in Dante, Neruda e Shakespeare” … Attesa la circostanza del suo aver creato svariate centinaia di sonetti!
Giuffrida Farina