Siano: consigliere comunale Buonaiuto “Cartelle pazze, cittadini in ginocchio per pagamenti imposti da Giunta comunale”
Chiarezza sulle cartelle pazze che in questi giorni stanno mettendo in ginocchio i cittadini di Siano. A chiederlo sono i consiglieri Antonio Buonaiuto e Anna Carmela Russo del gruppo “Siano nel Cuore”. “In queste ore l’Ente sta facendo pervenire delle lettere di conguaglio totale o parziale in merito al pagamento della tassa sui rifiuti, legata planimetria della propria abitazione”, ha spiegato Buonaiuto. “In certi casi si tratta di somme dovute, in altre di adeguamenti rispetto alla legge nazionale, mentre non mancano le vicende che sono degli errori da parte della Pubblica amministrazione. Ma il punto non è questo. Quello che ci preoccupa è il metodo coatto che la Giunta Marchese sta mettendo in atto contro i cittadini non in regola, gettando nello sconforto chi deve regolarizzare la propria posizione”. Il Comune, infatti, ha dato dieci giorni di tempo dall’arrivo della missiva a casa del cittadino per pagare quanto dovuto. “Questa pare davvero tutto fuorché una richiesta legittima. Perché non permettere di consentire al cittadino se davvero deve pagare o meno? Perché così troppo poco tempo? Si cerca di fare cassa approfittando della confusione generata nei cittadini-contribuenti? Mi dispiace, ma Marchese ha commesso l’ennesimo errore. Non si tratta di un avviso bonario, ma di una vera e propria stangata per la comunità”. Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Russo. “I modi attuati dal Comune sono davvero assurdi e poco rispettosi per l’intera comunità sianese. E’ giusto che il Comune riscuota quanto dovuto, ma deve dare la possibilità ai cittadini davvero se non è in regola o si tratta di un disguido. La gente deve essere messa in condizione di decidere se impugnare o meno la richiesta. Perché la Giunta ha tutta questa fretta? Vanno ripianati debiti nascosti? Come “Siano nel Cuore” chiediamo di prorogare la modalità dei 10 giorni, magari portandola a 20. Queste cartelle non devono diventare un incubo per i sianesi”.