Salerno: Uil su orario continuato annullato farmacia Scafati
La Federazione poteri locali della Uil di Salerno decide di replicare ai lavoratori del Consorzio farmaceutico intercomunale che, nelle scorse settimane, avevano attaccato il sindacato provinciale sulla presa di posizione in merito all’eliminazione del servizio h24 della farmacia di Scafati. “Dobbiamo prendere atto che evidentemente non è stato sufficientemente chiaro l’impegno messo in campo in questi mesi da questa organizzazione sindacale e che era esclusivamente finalizzato all’interesse del Consorzio e dei suoi lavoratori”, ha spiegato Donato Salvato, segretario generale della Federazione poteri locali della Uil Salerno. “Mi auguro solo che ciò sia solo frutto di incomprensioni scaturite da una probabile carenza di chiarezza da parte di questa sigla sindacale e non un tentativo subdolo di chi in modo occulto lavora per non dare un futuro al Consorzio incidendo sul disorientamento e la buona fede dei lavoratori in un momento così delicato. La Uil Fpl provinciale, sempre alla luce del sole e mettendoci la faccia, ha espresso le proprie valutazioni su quanto sta accadendo segnalando dati che nessuno a tutt’oggi ha contestato e che sarà lieta di riscontrare inesatti”. Salvato, dunque, respinge le critiche e rinnova l’appello di un impegno comune per discutere del caso relativo alla farmacia di Scafati. “Tutto quello che abbiamo evidenziato nelle scorse settimane è stato fatto con la sola intenzione di costituire un pungolo per chi come il sindaco di Capaccio Paestum e presidente dell’assemblea dei soci del Consorzio, Franco Palumbo, ha veramente a cuore il futuro del Consorzio, ed è servito a ribadire che il futuro dell’Ente e di tutti i lavoratori è una priorità per questa organizzazione sindacale. I lavoratori e il sindacato che li rappresenta vogliono essere parte attiva per garantire un futuro al Consorzio, per offrire un servizio sempre migliore alla collettività e per garantire il futuro di circa 80 famiglie. Le strategie gestionali-aziendali non sono esclusiva prerogativa di chi gestisce ma, in particolare nel pubblico impiego, sono di pertinenza anche dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali che li rappresentano, trattandosi non di una azienda privata ma della cosa pubblica. L’errato convincimento che il sindacato debba occuparsi solo dei livelli occupazionali è generalmente inculcato da chi vuole governare senza rendere conto a nessuno”. La Uil Fpl salernitana, dunque, rivendica il diritto di avere voce in capitolo, insieme ai lavoratori, in una gestione che invece veda le parti sociali e le maestranze chiamati in causa solo in modo part-time. “Diventare pubblici non significa solo applicare una tipologia di contratto, tra l’altro economicamente anche meno vantaggioso, ma significa realizzare una struttura trasparente dove tutto è palese e dove i lavoratori sono motore dei processi organizzativi per offrire un servizio efficiente ed efficace alla collettività senza trascurare i risparmi economici e la realizzazione di un ambiente di lavoro dove il benessere dei lavoratori sia costantemente monitorato e migliorato”, ha continuato Salvato. “Questa organizzazione non vuole essere chiamata solo al capezzale del moribondo una volta che sia diventata irreversibile la patologia per prendere atto dell’imminente decesso con lo scopo di confortare i lavoratori e invitarli a rassegnarsi e spesso perdere la stessa dignità, come avviene frequentemente nelle crisi aziendali. E’ un copione purtroppo già visto in tanti casi. Chi ha la responsabilità vera di tale sfascio ne uscirà sempre vincitore pronto a saltare su un altro carro. E questo non è accettabile. Con il presidente Palumbo in questi mesi vi è stato sempre un rapporto ininterrotto e la finalità di quanto si è fatto era appunto quella di spronarlo e metterlo in condizione di poter raggiungere l’obiettivo di far sedere intorno ad un tavolo tutte le amministrazioni comunali interessate per discutere in modo schietto e chiaro di come rigenerare il Consorzio e verificare con chiarezza la disponibilità di ciascuno. Sembra che questo obiettivo sia stato raggiunto come emerge dalle ultime notizie pervenuteci ed auguriamo al sindaco Palumbo un proficuo lavoro con l’invito a rivederci al più presto e speriamo con la condivisione di tutti i Comuni di lavorare per un nuovo Consorzio. La Uil Fpl continuerà sempre, con impegno cristallino, a lottare affinché il Consorzio si riqualifichi e assuma il ruolo per cui 20 anni fa è nato. Ci batteremo sempre per un Consorzio in cui i lavoratori si sentano parte attiva e orgogliosi di essere utili alla collettività, in un ambiente di benessere organizzativo e di condivisione degli obiettivi con i preposti all’indirizzo e alla attività gestionale. Queste sono le certezze che muovono questa organizzazione e mai saranno scalfite da alcun tentativo destabilizzante”. Infine, il chiarimento sulla farmacia di Scafati. “In merito alla variazione dei turni si sono solo chieste con forza le motivazioni e i dati di tali scelte e di esserne resi partecipi; a tal proposito invitiamo i sindaci a verificarne gli atti. Ai lavoratori tutti diciamo che il problema di Scafati è un squisitamente di natura economica, importante in un situazione dove le risorse sono fondamentali in considerazione del forte debito, ma ribadendo che quanto deciso non fa parte del piano industriale presentatoci che dovrebbe tendere a potenziare i servizi per un maggiore ricavo”, ha concluso Salvato. “Per conto nostro, rimaniamo sempre a disposizione per lavorare insieme per il futuro del Consorzio e ci rammarica se non siamo stati sufficientemente chiari. L’impegno è stato e sarà sempre costante sotto tutti gli aspetti contrattuali e organizzativi. Abbiamo chiesto e sollecitato un tavolo di contrattazione decentrata avendo presentato già lo scorso 3 luglio una proposta di contratto decentrato scaturito da esigenze dei lavoratori dove, oltre l’aspetto economico, vi sono regolati tutti gli istituti giuridici contrattuali finalizzati ad un miglior benessere lavorativo. Si chiede inoltre di essere costantemente informati, per obbligo di legge, sulle attività assunzionali e su quelle organizzative e su quant’altro sia utile ad una migliore organizzazione dell’azienda. Il lavoro che va fatto deve partire dai bisogni delle persone ponendosi a fianco e non al di sopra dei cittadini. Gli obiettivi devono essere trasparenti, misurabili e idonei a migliorare concretamente la qualità dei servizi resi, tenendo conto che i lavoratori sono il motore del buon funzionamento della pubblica amministrazione. Su questo il sindacato vuole essere partecipe”.