Gesualdo: incontro mensile Gruppi di Preghiera Padre Pio, bagno di fede col Generale di Papa Woytjla

Rita Occidente Lupo

Bagno di fede ieri sera, accompagnato dalle dolci note del nutrito coro, tra l’innocenza di tanti fanciulli, alla presenza delle autorità civili e militari intervenute, presso la Chiesa di Sant’Antonino e San Nicola, per l’incontro mensile che il Centro regionale Gruppi di Preghiera Padre Pio, ha vissuto tra note di notevole commozione nel ricordare due Santi, Karol Wojtyla e San Pio da Pietrelcina, accomunati dalla grande devozione mariana, attestata dalla costante recita del Rosario. Questo il commento del coordinatore regionale padre Enzo Gaudio, che nel presiedere la solenne Eucarestia, al termine dell’adorazione eucaristica, ha ricordato come una profonda devozione filiale alla Madonna abbia scandito i giorni terreni dei due Santi della nostra era. L’incontro, particolarmente toccante per un ospite d’eccezione: l’ex Prefetto della sicurezza in Vaticano con il Pontefice polacco, Enrico Marinelli, che ha donato alla Parrocchia una preziosa reliquia di San Giovanni Paolo II: una ciocca di capelli. Marinelli ha avuto modo di srotolare i ricordi, nel riandare indietro nel tempo, a quando il Pontefice l’appellava con profondo rispetto “Il Generale”. Grande amante delle nevi, il Pontefice polacco amava sciare e ritrovarsi a contatto diretto con la natura, senza mai smarrire la corona tra le dita. “Mi trattava con profondo affetto- ha rimarcato Marinelli– ed anch’io ero profondamente legato ad un Pontefice che vedevo fedele interprete del Vangelo, nel Suo carico di responsabilità umane. Circa 150 parrocchie visitò, ma quando giunse al mio paese, Agnone, oltre al calore della gente, furono 48 campane a squillare. Il che Lo lasciò piacevolmente meravigliato. Ricordo quando ci fu l’incontro con Madre Teresa di Calcutta, donna minuta, che si trattenne circa quindici minuti a colloquio col Santo Padre. Al termine, due lacrime le solcarono il volto per la commozione. La Suorina, oggi alla gloria ugualmente degli altari, dal tratto discreto ed umile, se non fosse stato per il mio intervento, sarebbe restata dietro una grata a guardare il Papa, non osando accedere al Suo cospetto. Anche per Padre Pio ricordo che, quando furono inviati ispettori apostolici, per accertarsi delle calunnie che artatamente venivano gettate sul Suo conto, mentre un gruppo di fedelissime voleva far ostruzione al legato pontificio, il mio intervento affinchè non incedessero in un fanatismo ostracizzante l’iter naturale della Chiesa. Tanti i miei ricordi sul Papa e sul Cappuccino, al quale mi auguro ben presto possa essere allocata una statua in apposita nicchia in tale tempio di culto, rigurgitante di fede!” Dopo il plauso anche al Sindaco Domenico Forgione, Marinelli ha felicemente donato la reliquia, consegnandola al guardiano dei Frati Cappuccini locale, padre Emilio Cappabianca ed al parroco, padre Enzo Gaudio, con tanto di certificazione ecclesiale. Tra applausi, la nutrita assemblea ha lasciato la Chiesa col cuore leggero e con rinnovato impegno a continuare a camminare in quella strada tracciata da San Pio tra le vie del mondo, come pista sicura per giungere alla salvezza eterna, i cui riverberi già in questo mondo, nel momento in cui l’amore, chiave di volta del nostro andare, spalancando le porte a Cristo. Che riempie i cuori anche di chi si sente inappagato ed insoddisfatto: lo sventolìo di palloncini bianchi e gialli, di tanti bambini, sulle note dell’inno delle Giornate della Gioventù, a ricordare che soltanto restando vicini alla Luce vera, nella fratellanza specialmente verso i meno fortunati o i più ostili,  la bellezza dell’eredità che Padre Pio ha lasciato ai Suoi figli spirituali: “Vogliatevi bene!”