Salerno: LIPU “Evitiamo botti Capodanno”
Ad aderire all’appello di tutte le associazioni animaliste, i rischi derivanti dall’utilizzo di materiale pirotecnico in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno 2018, facendo divieto, dalle ore 12 del 31 dicembre 2017 alle ore 24 del 2 gennaio “… di accensione di lancio e di sparo e/o di utilizzo di materiale pirotecnico sull’intero territorio Salernitano di accensione di fuochi, fiamme libere, pire, roghi o altro su suolo pubblico o aperto al pubblico”.
Ma sono anche tanti altri i sindaci in Italia che stanno emanando ordinanze analoghe che vietano “l’accensione ed i lanci di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici in tutte le vie, piazze o aree pubbliche dove transitano o siano presenti delle persone in considerazione degli oggettivi pericoli per le persone, dei rumori molesti causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini e del fatto che botti, petardi e fuochi sono causa di stress, morte, ferimenti e traumi per cani, gatti, animali domestici ed uccelli”
“L’ordinanza “anti-botti” è un segno di civiltà – dichiara la LIPU – Sempre più persone ci segnalano ogni anno i disagi patiti dai loro animali, che al rumore dei fuochi di capodanno impazziscono correndo il rischio di subire gravi conseguenze. I fuochi artificiali possono essere infatti causa di morte, ferimenti e traumi per animali sia domestici che selvatici. Ma sebbene sia acclarato che l’esplosione dei botti produce effetti collaterali agli animali oltre che agli umani, tuttavia, non tutti vogliono rinunciare a questa biasimevole tradizione soprattutto al sud! Ma c’è dell’altro: la quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva e contiene valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo.
E’ dimostrato come la notte di capodanno si registri un inquinamento dell’aria, con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori! Il danno è amplificato dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è “bersagliato” da esplosioni pirotecniche. Ci sono tradizioni che è giusto conservare, altre sulle quali è preferibile far cadere l’oblio. C’è da aggiungere che tali fuochi nella nostra penisola hanno abbondantemente imperversato per tutta l’estate, tra sagre, santi e celebrazioni varie, causando anche devastanti incendi boschivi … uno per tutti quello di Santa Maria del Castello e m. Faito, divampato a seguito dello sparo dei fuochi pirotecnici di Montepertuso a Positano per festeggiare la madonna!!! Sappiamo che serve coraggio, ma iniziamo ciascuno di noi a dare l’esempio. Evitiamo di sparare i botti e, magari, devolviamo in beneficienza i soldi risparmiati!”
Si stima che ogni anno in Italia almeno 5000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra i quali non mancano casi di rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento ed effettuano una fuga istintiva rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità. Altri abbandonano il loro dormitorio invernale (alberi, siepi e tetti delle case), vagano al buio alla cieca e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia.
Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, hanno facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento.
“Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori, in particolar modo i Vigili del Fuoco, che il primo dell’anno devono intervenire per interventi di soccorso di animali rifugiatisi ovunque e per gravi incidenti provocati alle stesse persone. Non va dimenticato che le Forze dell’Ordine possono applicare nei confronti di tutti l’articolo 703 del codice penale, che recita: “Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa (…) accende fuochi d’artificio, o lancia razzi (…), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.”