Salerno: Donato Salzano in sciopero della fame a sostegno del Satyagraha per riforma ordinamento penitenziario
Dalla mezzanotte dello scorso martedì, Donato Salzano segretario dell’associazione “Maurizio Provenza”, aderisce al Satyagraha dedicato a Marco Pannella per l’approvazione definitiva della riforma dell’ordinamento penitenziario, a cui sta dando corpo da trentuno giorni Rita Bernardini, accompagnata dall’adesione di oltre 10 mila tra cittadini detenuti e a piede libero, tra questi Claudio Martelli e il leader dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti, che alterna alla fame anche la sete.
L’insistenza per la verità a cui si dà corpo con il pallore e lo smagrirsi dei corpi sono la forza dell’amore per il Consiglio dei ministri che si riunirà questa mattina sul via libera definitivo ai decreti, come già annunciato in televisione dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Il governo lo scorso dicembre ha approvato una bozza d’attuazione della delega parlamentare con decreto legislativo in sei parti: assistenza sanitaria; semplificazione dei procedimenti; eliminazione di automatismi e preclusioni nel trattamento penitenziario; misure alternative; volontariato e vita penitenziaria. Si spera anche nei decreti mancanti, in tema di lavoro, affettività, ordinamento penitenziario minorile, misure di sicurezza e giustizia riparativa. La lotta è sostenuta anche dall’Unione delle Camere Penali, da numerosi giuristi, intellettuali e accademici, tra gli altri Guido Calvi, Giuseppe Di Federico, Aldo Masullo, Giandomenico Caiazza, Beniamino Migliucci, che hanno sottoscritto un appello al governo per sollecitare l’approvazione effettiva e completa della riforma, in cui si chiede appunto a Gentiloni la convocazione ad horas del Consiglio dei Ministri, per dare seguito alla legge che loro stessi si sono dati.
Dichiarazione di Donato Salzano: “nel caravanserraglio di promesse fantastiche in questa campagna elettorale illegale di ennesime elezioni altrettanto illegali, salta fuori come in un fiume carsico, sempre inaspettata e imprevedibile, la forza e lo scandalo dell’essere speranza di una lotta nonviolenta e gandhiana condotta da quei Radicali da sempre silenziati e scostumati che preferiscono al vincere spartitorio, il convincere, un vincere-con, se non insieme a chi, al vilipeso e defraudato Stato di Diritto. SPES CONTRA SPEM!”