Mercato San Severino: mobilitazione contro chiusura ospedale “G.Fucito”
Tutti uniti per evitare la chiusura dell’ospedale Amico Gaetano Fucito di Curteri di Mercato San Severino. Al capezzale del nosocomio sindacalisti, politici, medici e amministratori locali per salvare dalla chiusura la struttura sanitaria. Il neo parlamentare di Forza Italia Gigi Casciello recependo le stanze dei suoi amici sul territorio Emilio Landi, Antonio D’Andrea e Roberto Valgiu di Fisciano, Raffaele Petta, Tony Siniscalco, Gennaro Esposito e Carmen Roma di Baronissi, Raffaele Sellitto, Gilda Tranzillo e Gennaro De Vivo di Castel San Giorgio e Angelo Zampoli, Carmine Landi, Enza Cavaliere, Rosario Bisogno, Antonio Del Regno, Rosa Ascolese e Gerardo D’Aponte, Carlo Guadagno e Eduardo Caliano di Mercato San Severino sta raccogliendo elementi per preparare un’interrogazione al ministro della sanità. “Bisogna fare il massimo sforzo polito ed economico per salvare il nosocomio una struttura sanitaria che può essere salvaguardata chiamando in causa l’università con una collaborazione con la facoltà di medicina. In passato con la giunta regionale di Stefano Caldoro e grazie all’ex sindaco di San Severino Giovanni Romano si erano gettati le basi per rilanciare il nosocomio. Ora con la giunta De Luca e il disimpegno del consigliere regionale del Pd assistiamo alla lenta ed inesorabile chiusura dell’ospedale. Noi ci batteremo affinché questo non avvenga.” In campo anche il consigliere delegato alla sanità il dottore Carmine Landi “che porta a conoscenza gli impegni intrapresi insieme al sindaco Antonio Somma e che attendono risposte definitive nei mesi prossimi con gli incontri con vertici istituzionali ASL e quinta commissione regione campania aspettiamo la definizione e la verbalizzazione dei protocolli iterapeutici ospedalieri rete infarto.
Come delegato, prosegue Landi, non accetto che i miei concittadini raggiungano il Ruggi di Salerno senza terapie preospedaliere in casi
di infarto. La presa in carico del paziente al Fucito deve essere una regola, infine la postazione del 118 a Mercato San Severino è un obbligo morale e legislativo è tempo di risposte concrete e non manfrine.” In campo anche il comitato per la difesa della salute del cittadino guidata dal dottore Vincenzo Sica. Il battagliero ex assessore del comune di Fisciano è pronto nuovamente ad incatenarsi al nosocomio ed avviare lo sciopero della fame se non sarà evitata la chiusura dell’ospedale. Pronti alla mobilitazione anche i componenti del comitato a difesa dell’ospedale: Luca e Daniele Picarella e Giuseppe Saggese che preannunciano un incontro pubblico per i prossimi giorni. Si fanno sentire anche i sindacati. Carenza di personale, blocco dei lavori del nuovo pronto soccorso, chiusura del servizio di dialisi all’ospedale “Fucito” di Curteri: Pasquale Addesso, Gerardo Sessa e Gerardo Liguori della Cgil, scrivono a Giuseppe Longo, direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi” di
Salerno, di cui il “Fucito” fa parte. Nella missiva, i tre sindacalisti della Cgil, ricordano che, in un incontro con Longo, avevano già segnalato i predetti problemi: la carenza degli operatori socio-sanitari, che costringe gli infermieri a svolgere mansioni non proprie, incidendo, così, negativamente, sulla qualità del servizio di assistenza; il blocco, da giorni, dei lavori per il nuovo pronto soccorso; la chiusura del servizio dialisi, in quanto i dirigenti medici in servizio andranno in pensione alla fine di marzo e ciò lascerà, senza assistenza, migliaia di utenti. “Riteniamo tutto ciò inaccettabile”, scrivono nella lettera i sindacalisti della Cgil. Nel documento, la Cgil definisce il silenzio dei vertici aziendali e degli uffici preposti, cui sono stati segnalati tali problemi, come “silenzio degli innocenti”, ed evidenzia l’urgenza di assegnare, al reparto di dialisi, i nuovi dirigenti medici. Le problematiche del “Fucito” sono seguite anche da Antonio Rocco e Carmine Landi, consiglieri comunali, rispettivamente, di Baronissi e Mercato S. Severino. Nonchè dall’ex assessore provinciale già vicesindaco di Roccapiemonte Guerino Terrone che chiederà l’intervento dei suoi parlamentari Antonio Iannone ed Edmondo Cirielli. Stupisce il silenzio assenzio del consigliere regionale Tommaso Amabile, del gruppo consiliare del PD e dei sindaci di Baronissi e Fisciano, entrambi del PD che per ora sono in silenzio per evitare attriti con De Luca dopo la batosta elettorale delle ultime elezioni politiche. Ad aggravare ulteriormente la situazione del Fucito il pensionamento dove oltre 20
anni di attività del direttore sanitario Generoso Conforti che in questi anni tra problemi di varia natura è sempre riuscito a salvaguardare la struttura ospedaliera. Oggi in uno stato di totale abbandono.