Cava de’ Tirreni: Cava5Stelle Libro Bianco su chiusura Ospedale
Siamo alle solite. Ancora una volta, come avviene da tempo, si torna a parlare della chiusura dell’Ospedale di Cava de’ Tirreni.
E, tutti a dire: “Ma come è possibile qui”, “Ma come è possibile qua”, “Ma bisogna fare qualcosa lì”, “Ma bisogna fare qualcosa là”.
E, le forze di governo cittadine si impegnano a…. !!!
E, le forze di opposizione reclamano che … !!!
Speculando, ancora una volta, sulle paure della gente.
Ma, davvero, questi politicoidi ritengono che i cittadini di Cava de’ Tirreni meritino tutto questo?
Ma, davvero, questi politicoidi ritengono che i cittadini di Cava de’ Tirreni siano così stupidi?
Sono quasi 5 (CINQUE) anni che “Cava5Stelle – Libro Bianco” denuncia le bugie e i biechi giochi di potere
che, puntualmente, si stanno verificando.
Siamo stati attaccati quando abbiamo detto, 5 anni fa, che l’Ospedale, a Cava, non esisteva più (essendo un
distaccamento del “San Giovanni di Dio – Ruggi d’Aragona”).
Siamo stati attaccati quando abbiamo detto, 5 anni fa, che la soluzione definitiva del problema sarebbe
potuta essere, solamente, il ritorno nell’ambito della A.S.L. Salerno e la, contestuale, creazione di una
PIATTAFORMA di STABILIZZAZIONE MEDICA e CHIRURGICA.
Siamo stati attaccati da tutti quelli che erano, al momento al potere, nel complice silenzio di chi era, al
momento, all’opposizione.
Oggi ci si accorge di quello che diciamo da 5 anni.
Siete dei clown, dei clown della politica.
Riuscite, con la vostra abilità di trasformismo, a stupire tutti noi cittadini di Cava de’ Tirreni.
Ci sarebbe, veramente, da ridere se non fosse, tutto, così tragico.
Ma noi di “Cava5Stelle – Libro Bianco” non ci siamo mai arresi.
La nostra battaglia è continuata, nel silenzio generale, ed è arrivata in Consiglio della Regione Campania.
Infatti, il 21 febbraio 2018, Maria Muscarà, Consigliere Regionale del M5S, ha presentato un’interrogazione
a risposta scritta, al Presidente della Giunta Regionale della Campania ed all’Assessore alla Sanità della
Regione Campania riguardo la creazione di una PIATTAFORMA di STABILIZZAZIONE MEDICA e CHIRURGICA
presso il Presidio Ospedaliero di Cava de’ Tirreni.
Tutto il resto sono chiacchiere.
Grazie all’inettitudine politico – amministrativa di chi ci governa, e di chi ci ha governato, oggi siamo ridotti
alla canna del gas.
L’Ospedale non è stato reintegrato, nel suo ruolo di nosocomio del Distretto Sanitario 63 dell’A.S.L. SA.
I posti letto, urlati come successo politico dal sindaco, appartengono al “San Giovanni di Dio – Ruggi
d’Aragona” di cui siamo distaccamento.
Ora stanno, forse, cercando di farci abituare all’idea della chiusura fisica e DEFINITIVA dell’Ospedale?
Ah a proposito, sapete chi ha la delega alla gestione della Sanità in Campania ???
Vi dice niente VINCENZO DE LUCA?!?
E sapete che, alla Regione Campania, a settembre, è stata sbloccata una prima trance di fondi, per la Sanità,
pari a 170 milioni di EURO, circa???
E sapete che il nostro progetto costerebbe ZERO, essendo possibile finanziarlo con i Fondi Europei per la
costituenda Rete delle Emergenze Ospedaliere, inesistente in Campania.
Tutte queste cose le abbiamo dette e ridette, inascoltati.
Anzi, di più, il sindaco Servalli ha tenuto a precisare che nella situazione attuale “…va tutto bene”.
Tranne dire poi che “… ci sono delle criticità”, etc. etc. etc. .
Parole, Parole, Parole.
Ah a proposito:
Sindaco Servalli, dato che:
1) il Suo mentore politico ebbe a dire, Lei presente, che avrebbe ridato dignità alla
Sanità cavese,
2) il Suo mentore politico è anche il titolare della delega e del commissariamento alla Sanità della
Regione Campania,
potrebbe, solo per un attimo, abbandonare la Sua posizione di prono asservimento al padrone e pensare al
futuro della Sua città ??? ;
potrebbe, solo per un attimo, abbandonare la Sua posizione di prono asservimento al padrone e lavorare
per ridare dignità, vera, alla Sua città???
E’ doveroso il ringraziamento ad Enrico Alfano, Coordinatore del P.S.I. a Cava de’ Tirreni. E’ stato l’unico a recepire l’importanza e la fattibilità del progetto, impegnandosi, con noi, nella battaglia per la sua attuazione.