Salerno: Giovani Comuniste/i e Collettivo studenti su sicurezza edilizia scolastica
Apprendiamo da alcune interviste apparse sulla testata “Il Mattino” che finalmente la questione edilizia scolastica, diventa un tema di significativa importanza sia per il Preside Turco del Profaghi sia per la Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Franzese.
I Giovani Comuniste/i Salerno e il Collettivo studenti ribelli da tempo ormai denunciamo la condizione fatiscente in cui riversano le scuole della nostra provincia, abbiamo portato avanti un lavoro di inchiesta con la raccolta fotografica che abbiamo esposto di fronte a diversi istituti della nostra città e della provincia amplificandola con la mobilitazione del 24 novembre scorso.
Le parole della dottoressa Franzese, ci fanno sperare, in quanto al di là della preoccupazione aprono un ragionamento serio di una programmazione serena e coscenziosa nella risoluzione della tematica. In quanto da più di un anno lottiamo per chiedere una programmazione di interventi mirati per la messa in sicurezza dei nostri istituti per tutto l’indotto del mondo scolastico. Vogliamo però a questo punto lanciare un appello alla dottoressa franzese nel farsi da messaggera nei confronti delle istituzioni nel richiedere a gran voce (cosa che da tempo chiediamo) un fondo straordinario regionale per l’ edilizia scolastica. Questo sarebbe un modo per andare oltre le preoccupazioni e costruire qualcosa di concreto.
In secondo luogo, vogliamo esprimere la nostra solidarietà agli studenti del Profaghi e al dirigente scolastico Turco, che insieme ai suoi studenti lotta per la messa in sicurezza dell’istituto. Ma vogliamo anche informarlo che non è solo, come non sono isolati purtroppo gli “incidenti” edili che colpiscono il Da Vinci nel dicembre, il Tasso in questi giorni, il Publio Virgilio Marone di Mercato San Severino, l’istituto Trani di Salerno. Allora lanciamo un appello nella speranza che venga colto, da più di due anni ormai nella consulta provinciale degli studenti non esiste più la commissione edilizia scolastica, pensiamo che riaprire una discussione seria di intervento non possa essere scevra dalla sua restituzione per cercare di permettere una programmazione e una visione reale delle scuole e degli interventi. Invitiamo per tanto il preside a confrontarci per capire insieme come possiamo realmente essere solidali tra di noi costruendo anche un dibattito pubblico insieme ai tanti quadri intermedi del settore per avere risposte anche alle tante lettere inviate.
Giovani Comunisti e Collettivo Studenti Ribelli