Regione Campania: M5S “De Magistris lascerà Napoli senza più alcun impianto sportivo”
“Non c’è catastrofe peggiore per la Regione Campania e il suo capoluogo della cifra complessiva dei danni accumulati dal duo De Luca-De Magistris. Il flop delle Universiadi ha messo in luce quanta incapacità si palesa in due amministratori che pensano di coprire i loro fallimenti a colpi di ridicoli slogan. A un governatore che ha consegnato al commissario Latella conti in rosso e un’organizzazione all’anno zero, si aggiunge un sindaco che in sette anni di consiliatura ha contribuito alla chiusura dei principali impianti sportivi della città”. Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Gennaro Saiello e il consigliere regionale M5S Maria Muscarà.
“A epilogo di una tempesta perfetta tra questi due geni della pubblica amministrazione – sottolineano Saiello e Muscarà – lo storico Stadio Collana è finito nelle mani dei privati ed è totalmente fuori dal giro delle Universiadi, per essere avvicendato dall’Arechi di Salerno. Fuori dai giochi anche il PalaVesuvio, utilizzabile soltanto quando non piove e che difficilmente offrirà il suo parquet per le esibizioni di ginnastica artistica. Stessa storia per il Palabarbuto e la fu gloriosa piscina Scandone. Più un museo che un impianto sportivo il Mario Argento. Quanto al San Paolo, De Magistris non ha trovato di meglio che venderlo al miglior offerente. E mentre si aspetta di intervenire per lo stadio Caduti di Brema, l’Ascarelli e San Pietro a Patierno, De Magistris non si è mosso neppure per approvare lo schema di convenzione con l’Anac. Se i giochi si faranno, non sarà Napoli ad ospitarli. Alla fine del secondo mandato – concludono i due consiglieri regionali – il sindaco che è riuscito nell’impresa di portare la differenziata a percentuali più basse di quando si è insediato, lascerà la città di Napoli senza più alcuna struttura in grado di ospitare eventi sportivi. Per fortuna che in Campania non mancano le alternative. Ma attenzione, perché ora De Magistris punta ad amministrare anche questa regione”.
Giuseppe Porzio