Eccellenze italiane industriali!

Giuseppe Lembo

Nonostante le tante sofferenze ormai conclamate e sempre più parte di Noi e che poco saggiamente ci negano al Futuro, il nostro Paese gode di vere e proprie eccellenze italiane che ci pongono all’attenzione del Mondo, per essere “protagonisti” di produzioni industriali di primo piano. Tanto, ci viene dal secondo posto mondiale nel sistema delle produzioni industriali delle MACCHINE IMBUSTATRICI dal mercato fiorente e lontano da ogni possibile vento di crisi.

È questa una bella e saggia testimonianza italiana che non tutto è perduto.

Anche nel sistema industriale l’anima dominante deve essere quella dei valori dell’ESSERE IN DIVENIRE. Trattasi di valori di primo piano che devono mettere e per sempre, il silenziatore al falso Mondo dell’avere-apparire che, essendo un Mondo della centralità delle cose, è assolutamente indifferente alla “centralità dell’Uomo”; è per questo, attento unicamente all’”obiettivo prodotto”, che è sempre più disumano, negli scenari di un Mondo dalle crescenti fragilità sociali.

Di un Mondo che in ogni angolo della Terra è sempre pronto ad agire, negandole; tanto, contro i diritti umani, soprattutto degli ultimi e dei più deboli, al solo maledetto fine di fare business, sfruttando l’Uomo, ad un punto tale da ridurlo senza dignità.

Il potere industriale italiano sempre più impegnato alla vendita/svendita del suo patrimonio che è prima di tutto un patrimonio italiano, non può superare impunemente certi limiti facendo un male da morire alla società civile ed alla stessa democrazia del Paese, purtroppo, da sempre, a grave rischio “poteri forti” che, egoisticamente sono centrali a se stessi e sono del tutto indifferenti agli altri del tempo presente e futuro. Tanto, facendo un male da morire al cittadino italiano, sempre meno centrale al Futuro del Paese che populisticamente si incammina per strade tristemente sbagliate e dal crescente nulla esistenziale.

L’Italia per evitare di negarsi al Futuro deve evitare le scalate interne ed internazionali che fanno un male da morire alle economie industriali al collasso, creando danni nel sociale che verrebbe tristemente danneggiato e senza un ritorno possibile, con situazioni stagnanti per le economie di riferimento che soffrono del male crescente e non tanto oscuro di vendite e svendite dei gioielli italiani pubblici e privati, con holding di famiglie tristemente affezionate alle dismissioni, cancellando i propri ruoli di saggi industriali italiani che, anziché crescere e sfidare il Futuro, decidono di mettersi da parte.

Ma l’Italia non è dai soli scenari industriali dismessi. C’è presente, per nostra fortuna, anche un gruppo di imprese che guarda avanti e saggiamente cresce in Italia e nel Mondo.

Granaroli, ma non solo, è un esempio di investimento in Italia ed in Inghilterra. Resta, purtroppo, la triste e diffusa dismissione italiana, con gruppi industriali stranieri che hanno convogliato verso l’Italia ben 40 miliardi nel biennio 2016-2017. Tanto, con 264 operazioni industriali straniere nel 2017, contro le 154 degli italiani all’estero.

Che fare per cambiare e così creare condizioni diffuse da “Nuovo italiano”? L’unica via possibile è quella di crescere, dando all’Italia una nuova e forte politica industriale, a saggio vantaggio del nostro Paese, sempre più tristemente dismesso.