Mondo in guerra, la strage degl’innocenti
Giuseppe Lembo
Occorrono strade alternative alle tante strade di dolore e di morte che, oltre agli uomini ed alle donne, coinvolgono criminalmente anche i bambini che, innocenti muoiono vittime di un piombo assassino che ha il dovere morale di risparmiare almeno loro che sono il Futuro dell’umanità, ma che purtroppo, nell’indifferenza di un mondo sempre più guerrafondaio, per crescenti poteri senz’anima, vittime innocenti, vengono strappate alla vita.
Vengono strappate disumanamente alla vita, negando il sacro diritto a viverla che, così facendo, diventa tristemente vita negata.
Siamo, a scenari tristi. Siamo, a scenari disumanamente tristi!
L’Uomo se ancora può definirsi “HOMO SAPIENES”, appellandosi alla sua centralità di ”Uomo” ed ai suoi valori universali della vita, deve fermarsi a riflettere.
Deve fermarsi a riflettere e dire basta. Basta con le violenze e con i bambini, negati alla vita, vittime di violenze, in guerre che li vedono addirittura in ruolo di bambini sodato, in grave e disumana violazione del sacro diritto alla vita.
In guerre purtroppo dimenticate; nell’ultimo decennio sono stati uccisi ben due milioni di bambini. Due milioni di vite negate, in un’età che umanamente dovrebbero essere garantite e conservate al Mondo come patrimonio di Futuro, scenari disumani di un mondo dove i bambini soldati abbracciano il fucile e muoiono con in tasca il passaporto per l’aldilà dalla felicità eterna.
Due milioni di bambini morti in soli dieci anni di guerra! Siamo ad un’insopportabile strage senza tempo di ERODE.
La guerra, un tempo considerata nemica dell’infanzia, oggi ha un volto di disumano coinvolgimento anche dei bambini soldato, con violazioni che ormai non si contano più.
Uno scenario da brividi ci viene dalla SIRIA, con un’infanzia sotto assedio comprendente ben 250 mila bambini che, generazione perduta, vivono senza speranza alcuna di Futuro, con un mondo da scenari tristi fatti di povertà, di piombo e di un mondo disumano di tanti bambini soldati che, sottratti all’infanzia, sono costretti a vivere ed a morire in condizioni tristi di un’umanità senz’anima; di un’umanità dall’anima cancellata dalla violenza del Mondo con guerre distruttive e morte che non risparmiano niente e nessuno con un’infanzia sotto assedio che ne diventa vittima e sempre più spesso, nel tragico ruolo di bambini soldato. Purtroppo, quello dei bambini soldato è un fenomeno di disumanità in crescita.
Sono sempre più le aree di conflitto violento e disumano, dove oltre al diritto alla vita, si nega anche e sempre più tristemente, anche il diritto all’infanzia, un tempo della vita da vivere in spensieratezza e non con un fucile in mano, come protagonista di una guerra che le generazioni perdute vivono per diventare martiri innocenti.
Negare l’infanzia è un tradimento alla vita. Tanto, non solo in tristi scenari di guerra, ma anche in mondi violenti dove si vive una vita senza pace degli uni contro gli altri armati.
Bisogna predicare e praticare la PACE, “svuotando gli arsenali e riempiendo i granai”.
Tanto, è assolutamente necessario all’Uomo della Terra ed al Futuro dell’Uomo della Terra che non è più centrale per la vita di insieme, dove alla centralità dell’”Uomo”, si va sempre più sostituendo le “cose” dell’avere-apparire che negano all’Uomo la PACE, creando la triste solitudine di scenari di guerra, tra l’altro, alimentati da mondi in cerca di una violenza gratuita degli uni contro gli altri che, non sapendo vivere nel rispetto dell’ESSERE, cercano la violenza e la morte, come alternativa alla vita. Tanto, coinvolgendo tutto e tutti, a partire dall’infanzia che viene cancellata per trasformarla nel triste mondo dei bambini soldato, destinati a morte sicura nell’indifferenza degli uomini che, facendosi un male da morire, proprio non sanno volersi bene.
Guerra, violenza, fame sono gli ingredienti disumani di una dannata miscela esplosiva che spinge ad una sempre più inevitabile catastrofe umanitaria, con al centro l’UOMO costruttore di morte.
La guerra intesa come fenomeno collettivo, bisogna sostituirla con la “saggezza della PACE”, in modo coinvolgente ed altrettanto collettivo per nuovi scenari di umanità e di garanzia della vita, a partire da quella dei bambini che, senza una ragione, diventano vittime sacrificali di mondi senz’anima con al centro la guerra, la violenza e la fame.