Napoli: Poggioreale, mercatino usato, buoni affari, furti con destrezza
I mercatini dell’usato, sia quello super conosciuto di Roma, Portaportese, sia i tanti sparsi per la nostra bella Italia, attirano gente di tutti i tipi. Facendone speso una occasione di pregio.
A Poggioreale (Napoli), otteneva questo scopo, il “Mercatino dell’oblìo” in Via Pasquale del Pezzo, una traversa di Via De Roberto (sotto al ponte della tangenziale). Oltre i cancelli potremmo dire c’è ancora. Però fino a qualche mese fa era molto più largo e bene attrezzato, completo di un bagno pubblico decente e di chioschi dove si poteva bere anche un buon caffè, oltre a qualche cibo non troppo caro. Si svolgeva nella vecchia area di un parcheggio ormai dismesso, nella zona a Nord di Napoli, ed era possibile trovare oggetti di antiquariato o anche soltanto vagamente vintage. In parte ancora c’è, e fuori dai cancelli si svolge una continuazione di questo, sotto il ponte della tangenziale attirando una massa di persone che in qualche modo ne trovano beneficio.
Nel 1996 il luogo fu affidato all’Associazione “Mercato dell’Oblio”. che si occupò di fornirlo di servizi igienici, fare sì che fossero pulite e curate le aree antistanti, e che vi si realizzasse un parcheggio gratuito per disabili e per motorini. Si racconta che, quando un borseggiatore, malgrado la video sorveglianza, provò a rubare un borsellino, molti dei venditori lo malmenarono, facendogli comprendere che non fosse il caso. Nel tempo, ovviamente, l’area esterna richiamò i parcheggiatori abusivi, benché non mancasse, a fasi alterne, la presenza di auto dei vigili a controllo. Occorre dire, però, che chi parcheggiava la propria auto pensava che quella gente fosse lì a fare il parcheggiatore e non altrove a commettere furti.
Sappiamo che in passato l’associazione che lo aveva in gestione (vedi: http://www.ilmediano.com/napoli-il-mercatino-delloblio-di-via-de-roberto-abbandonato-dallamministrazione-comunale/). –“Stanchi di questa situazione (escalation di “abusivismo”, di “illegalità”, di parcheggiatori abusivi, di traffico e di caos con i “postulanti” che occupano gran parte delle via De Roberto, e di Via Brecce, togliendo spazio alla libera circolazione delle autovetture e dei pedoni che ivi giungono), e “… combattendo anche il tentativo di chiusura da parete dell’amministrazione comunale, culminato in un sequestro senza motivazioni – poi annullato dal giudice con successiva riapertura dopo due settimane – da parte della polizia municipale che continuamente cerca di contrastare l’andamento del mercato …” , l’associazione si rivolge alle autorità comunali (maggio 2015) chiedendo sostegno e tutela dell’ambiente al fine di salvaguardare l’attività e l’incolumità degli acquirenti.
Una delibera del consiglio comunale di Napoli (n. 5 del 29-03-2012), prevede di utilizzare i vigili urbani con “Prestazioni di Servizi Aggiuntivi a Titolo Oneroso”. L’associazione la vuole utilizzare. E’ disposta a pagare lo straordinario ai vigili urbani napoletani per la loro presenza e il loro intervento (circa 1000 euro a settimana). Nonostante questo, nonostante l’associazione mandi tutte le settimane una richiesta all’Assessore alle attività produttive e al comando di polizia municipale, la risposta non arriva. I tentativi fatti finora sono vani.”- (Da
Egidio Perna – 30 settembre 2015). Fino al giorno in cui avviene il peggio: una larga area del luogo dedicato al mercato venne chiusa. La restante da allora divenne, ovviamente, più caotica, anche se continua ad esprimere a chiare lettere, da una parte, la possibilità di acquisti a prezzi economici di oggetti di ogni tipo, dall’altra -in modo evidente- quanto sia difficile la vita quotidiana di una larghissima fascia di napoletani e di immigrati. Stiamo parlando di persone che acquistano scarpe usate, vestiti dismessi, pentolame ed oggettistica che probabilmente è stata cercata dai quanti si aggirano, muniti di scatole di cartone con ruote e borse, intorno ai luoghi dove i cittadini lasciano gli scarti. Parliamo di persone che non possono permettersi neanche l’ingressi nei negozi a poco prezzo, per comprare tazze, tazzine, macchinette per il caffè e quant’altro.
Ecco perché non si può proprio accettare che nel caos delle spinte che vengono a crearsi mentre si osservano le merci in vendita, possano essere presenti quanti approfittano del momento per rubare denaro a chi non ne ha. Persone abilissime a mostrare, proprio verso l’ingresso dei cancelli, mirabolanti occasioni di cellulari a prezzi stracciati, per poi, ricevuto il denaro dell’acquisto, dare al cliente “il pacco”, laddove i famoso cellulare è scomparso. Parlando con quanti sono presenti sul luogo si apprende che le persone implicate (circa cinque), sono ben conosciute. Però lavorano ogni domenica e non c’è più nessun venditore disposto a metterli fuori. Questo perché nella nostra Napoli, quella che poteva essere una bella occasione di smercio, buona ad attirare il turismo, per questioni che non conosciamo, è diventata una bella occasione per acquisire ladri e truffatori.