Salerno: al Teatro delle Arti con Gino Rivieccio, Sandra Milo e Marina Suma
Una commedia borghese ambientata negli anni 70. Ispirata alla grande tradizione del teatro comico inglese, dove gli equivoci generano situazioni paradossali, scambi di persone, straordinari meccanismi teatrali dove 1a risata scaturisce spontanea e continua. E’ questo l’ultimo appuntamento della stagione teatrale 2017-2018 del Teatro delle Arti, in programma sabato 21 aprile e domenica 22 aprile. “Mamma… ieri mi sposo”, è il titolo della commedia che vedrà tra i protagonisti l’attore partenopeo Gino Rivieccio, le attrici Sandra Milo, Marina Suma e Fanny Caddeo e l’attore Ettore Massa.
Un uomo sui 50ami, (Gino Rivieccio) apprensivo e assolutamente sprovveduto, tiene nascosto alla madre (Sandra Milo) di essersi sposato da alcuni mesi e alla moglie (Marina Suma) di non aver mai detto a sua madre del suo matrimonio. Per mantenere 1’equilibrio suocera – figlio – nuora si inventa ricorrenti trasferte di lavoro e va invece a rifugiarsi in un Villino di campagna, tenuto nascosto alla moglie, dove si incontra una volta al mese con un‘altra donna, di cui lui subisce lo straripante amore. Sua madre”. Una sera il nostro eroe si trova in casa: prima la sua segretaria (Fanny Cadeo) in baby doll, inseguita da un marito furioso, poi la madre, quindi il suo socio in affari, il quale e anche l‘amante di sua moglie, e infine la moglie avvertita da una telefonata anonima. Per evitare pericolose rivelazioni, nel forsennato tentativo di tenere all‘oscuro sua madre del suo matrimonio, si trova costretto ad accumulare bugie su bugie sulle rispettive identità. Ma alla fine la verità sta per emergere, straripare, non c’è più scampo… deve scegliere, decidere: abbandonare tutti e andarsene con la moglie? Lasciare la moglie e la madre e fuggire con la segretaria ? Lasciare la moglie, la segretaria e la mamma e scappare con il socio? Quale altra scelta gli resta?
Lo spettatore lo scoprirà solo venendo al Teatro Delle Arti ad assistere allo spettacolo “Mamma… ieri mi sposo”