Napoli: Coisp, lettera alle Autorità per carenza mezzi per sequestro ciclomotori
Giungono numerosissime lamentele da parte dei poliziotti partenopei, che quotidianamente lavorano in strada per garantire ‘sicurezza e legalità, circa la mancanza di chiarezza e determinazione nell’esposizione di procedure previste per il sequestro di ciclomotori e autoveicoli, creando inopportune difficoltà applicative agli operatori preposti al servizio di “Controllo del Territorio” di questa difficile città . In caso di sequestro amministrativo di veicoli a motore , gli operatori di polizia impiegati in servizio di controllo del territorio sono talvolta costretti, così come disposto dal vigente codice della strada, a richiedere l’utilizzo del “Carro Attrezzi”, di Ditte private iscritte all’Albo ricognitivo ex art. 8 D.P.R. 571/82, per la rimozione e la custodia dei veicoli non in regola con la normativa vigente. Ebbene, sembrerebbe che ad oggi, Ditte iscritte all’albo ricognitivo delle depositerie così come previsto dal citato DPR, per la provincia di Napoli non ve ne sono. Tutto ciò, in una tranquilla cittadina della vicina Svizzera, non creerebbe alcun problema insormontabile visto il notevole senso civico di quella popolazione , ma la realtà ove si trovano ad operare i poliziotti partenopei, è tutt’altra cosa; le maggiori testate giornalistiche locali e nazionali pubblicano statistiche a dir poco allarmante: a Napoli un veicolo/motoveicolo su cinque non è munito di copertura assicurativa per la responsabilità civile o addirittura la detiene falsificata, situazione questa che come arcinoto, comporta oltre che una sanzione amministrativa anche la sanzione accessoria del sequestro amministrativo, ex art 213 del vigente codice della strada. Purtroppo la Legge individua chiaramente il caso in cui detto veicolo possa essere affidato al trasgressore, mentre invece in altre circostanza OBBLIGA l’accertatore ad affidarlo ad una ditta individuata secondo il predetto decreto. Orbene ci troviamo davanti ad un dilemma: consigliare o meno ai tanti poliziotti che si rivolgono a noi, di comportarsi come lo struzzo: mettere la testa sotto la sabbia e tirare a campare…….. Ovviamente la domanda è retorica; qualunque agente accerti una violazione è tenuto ad intervenire, così come sancito dalla Legge e dalla deontologia professionale. I poliziotti napoletani, già tartassati dai continui tagli e mortificazioni del Governo, non possono e non devono essere ulteriormente gravati da problematiche che esulano dai propri compiti istituzionali, ma devono essere messi nelle condizioni di poter esprimere la propria professionalità compiutamente. Pertanto , Eccellenza, questa Rappresentanza Sindacale COISP, Le chiede un autorevole intervento, in modo tale da risolvere definitivamente la assurda vicenda che da un lato vede la Legge prevedere un albo e dall’altra la mancanza dello stesso in questa provincia. Ci auspichiamo che Lei riesca a ripristinare la legalità, di cui tanto si parla, fornendo alle forze dell’ordine gli strumenti adatti per poter lavorare, altrimenti ci vedremo costretti, nostro malgrado, ad intraprendere altre vie per la soluzione del problema.
Il Segretario Generale Provinciale Raimondi Giuseppe