Ercolano: Ministro Bonisoli al Parco Archeologico
Si è svolta ieri la prima visita del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, al Parco Archeologico di Ercolano. Entusiasta il Ministro che ha dichiarato di voler prendere atto dei luoghi di persona, per avere una chiara idea di opportunità, criticità eventuali e progettualità dei siti. Del Parco Archeologico di Ercolano, oltre che ammirare le antiche bellezze archeologiche, insiste perché si enfatizzi l’esigenza di fare sistema; secondo Bonisoli ogni progettualità attuata all’interno delle mura della città antica non avrebbe senso se non condivisa e compartecipata con il contesto e con il territorio, attrattore tanto ricco di beni paesaggistici e culturali.
A fare gli onori di casa il Direttore del Parco Archeologico , Francesco Sirano, che dichiara di essere orgoglioso di avere una squadra di lavoro coesa, appassionata, valida, preparata, che supporta con impegno e capacità la spinta propulsiva che la nuova nascita del Parco ha impresso al sito di Ercolano, “Ercolano è il primo sito in Italia che attua una conservazione programmata, con cicli triennali che alternano interventi ordinari, straordinari e azioni approfondite di restauro conservativo. Il Parco ha avviato la costruzione di un network di istituzioni, istituti di ricerca, enti territoriali nazionali e internazionali, la cui valenza scientifica e culturale costituisce la base per la futura creazione di un vero e proprio Centro di Studi. Nell’attesa di poter disporre di un Museo, – continua il Direttore – il Parco ha già avviato un programma espositivo “ERCOLANO 1738-2018 TALENTO PASSATO E PRESENTE” che da dicembre porterà i visitatori a scoprire prima gli ori, poi l’arte lignea, poi i piaceri della tavola dell’antica Herculaneum. È fondamentale il partenariato con il Packard Humanties Institute – termina Sirano – cha ha già negli anni assicurato un elevato livello di conoscenza e di sicurezza del patrimonio e con cui questo Parco auspica di potere presto ampliare la collaborazione per proiettare il Parco Archeologico verso Ercolano 2030”.