Roccagloriosa: inaugurazione Museo Arte contemporanea con testimonianze da Dopoguerra

A Roccagloriosa, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, nasce il “Museo in cammino”. Il museo di arte contemporanea sarà inaugurato il prossimo 14 novembre alle ore nella sala del Consiglio Comunale alle ore 18:00. Si tratta una nuova realtà culturale che è stata ideata dal professore Francesco Abbate, notissimo storico dell’arte e presidente del Centro Studi sulla Civiltà Artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali”.

“Museo in Cammino” vuole documentare, come ci ricorda Abbate, al più alto livello, la «storia dell’arte del meridione d’Italia dal dopoguerra ad oggi attraverso un “cammino” di immagini articolato in una ventina di sezioni tematiche». Si tratta dunque di un vero e proprio percorso museale inserito in una realtà culturale del tutto nuova e inedita e non una semplice antologia. Ci troviamo di fronte a un museo dal preciso taglio storico, scientifico e insieme didattico. Il museo che nasce a Roccaglioriosa è un primo e provvisorio “assaggio” di alcune delle sezioni tematiche che costituiranno un più ampio e diffuso museo in più paesi del Parco del Cilento. Vi sono rappresentate le sezioni dedicate alla “poetica dell’oggetto”, ovvero “l’essenzialità della materia”, il “Gruppo Sud” della seconda metà degli anni Quaranta del Novecento, in alcuni suoi esponenti, quelli di cui è stato possibile recuperare opere, la fiaba come metafora e allusione della stessa e, infine, il paesaggio. Il prof. Abbate ci tiene a puntualizzare che al “Gruppo Sud”, attivo nell’immediato dopoguerra, «parteciparono i principali artisti napoletani del momento, giovani, ma anche esponenti delle generazioni precedenti non collegate con l’Accademia. Paolo Ricci, Raffaele Lippi, Armando De Stefano, Renato Barisani, Antonio Venditti, Renato De Fusco, Guido Tatafiore, Federico Starnone e molti altri. Il gruppo svolse una decisiva azione di svecchiamento della cultura artistica napoletana collegandosi con i movimenti più innovativi dell’arte italiana del momento e faceva capo alla rivista “Sud” alla quale collaborarono, sul versante letterario, scrittori come Anna Maria Ortese, Raffaele La Capria, Michele Prisco, Luigi Compagnone, Domenico Rea». Sono presenti nel Museo, per il momento, i due esponenti di quel gruppo ancora viventi e ormai ultranovantenni: lo scultore Pietro Guida e il pittore Gennaro Borrelli con opere risalenti appunto a quel periodo e che mostrano forti agganci con la più innovativa cultura artistica italiana del tempo: il movimento milanese di “Corrente” fondato nel 1939 da Ernesto Treccani, per quanto riguarda Borrelli, e i due massimi scultori italiani della prima metà del Novecento, Arturo Martini e Marino Marini, per Pietro Guida. Il gruppo si scisse in seguito dando vita al movimento realista da una parte e a quello astratto dall’altra, in forte polemica tra di loro. Le opere scelte da Abbate, esposte in un ambiente particolarissimo come quello di un frantoio, vogliono proporsi come un allestimento di opere d’arte che potesse armonizzarsi il più possibile con quell’ambiente, scegliendo manufatti eseguiti con materiale “povero”, legno, argilla, carta e materiale sabbioso. L’ambiente raccolto del frantoio contribuisce a creare un suggestivo insieme di opere che vogliono suggerire una sorta di “essenzialità della materia”. Abbate sottolinea che «essendo il nostro “Museo in cammino” strutturato per sezioni tematiche, l’attuale assetto del frantoio è dunque provvisorio e sarà in seguito costituito solo da opere che si richiamano al tema della “essenzialità della materia”. Per ragioni logistiche, sono attualmente esposte anche opere che confluiranno in seguito in altre sezioni». Così quelle che si richiamano alla “Fiaba”, in senso proprio o metaforico, ed altre opere per il momento sparse, appartenenti a momenti più tardi di Pietro Guida e un autoritratto di Emilio Notte, noto pittore prima futurista poi legato ai movimenti realisti e apprezzatissimo docente all’Accademia di Napoli.

All’inaugurazione presenzieranno il sindaco di Roccagloriosa, Giuseppe Baldi e lo stesso professore Abbate. All’evento sono stati invitati Tonino Sicoli, direttore del Museo MAON di Rende, i sindaci dei paesi del basso Cilento, Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Francesca Casule, Soprintendente ABAP per le province di Salerno e Avellino, Michele Strianese, Presidente della Provincia di Salerno, Anna Maria Felicia Nardo, Assessore alla Cultura del Comune di Roccagloriosa.