Salerno: Mario Capanna, leader della rivoluzione studentesca del ’68, incontra rotariani e studenti
Due incontri a Salerno con Mario Capanna (nella foto), storico esponente della rivoluzione studentesca del 1968. L’iniziativa è del Rotary Salerno Est, presieduto dall’avv. Carmine Napoli.
Domani, giovedì 15 novembre, alle ore 20,30 al Grand Hotel Salerno all’incontro con i rotariani del Club di Salerno Est; dopodomani, venerdì, alle ore 9,30, al liceo “Severi” di Salerno, Mario Capanna parlerà sul tema: “Cinquant’anni dal ‘68”. Sarà l’occasione per discutere dell’anno, il 1968, in cui esplosero le contestazioni e le rivolte che cambiarono il mondo.
Leader studentesco, protagonista di una storica stagione di lotte, parlamentare e scrittore, Capanna, autore del libro “Noi tutti”, stampato dalla Garzanti, spiega che “un nuovo Sessantotto non basterebbe, occorre qualcosa di più e di meglio, ma ci spinge a credere che si possa realizzare una via alternativa al mondo del profitto, della globalizzazione e delle enormi disuguaglianze sociali. E proprio la critica del profitto e la sua messa in discussione -non solo teorica, ma soprattutto pratica- furono uno degli elementi più radicali, e sovversivi, del 1968-69”.
Agli incontri con i rotariani e con gli studenti del liceo “Severi”, Capanna coglierà l’occasione per ricordare statistiche e dati, le disparità create dall’economia al servizio dell’uno per cento, per cui tre quarti dell’umanità è schiacciata da miseria e disperazione. E non basta: un po’ ovunque nel mondo i muri sono tornati ad essere i protagonisti della storia, e la quotidiana realtà è diventata quello che viene chiamata “mondo fiction”, cioè il mondo ridotto alla simulazione, in cui esiste solo ciò che viene fatto apparire.
Per Capanna il Sessantotto rimane “un termine di riferimento anche perchè è stato l’unica rivoluzione non consumata”.