Napoli: Confagricoltura Campania, aziende agricole giovani e innovative di Anga premiate a Smau
Il premio Smau per l’innovazione è destinato alle idee imprenditoriali dei giovani che hanno dimostrato capacità di sviluppare nuovi prodotti, originali metodologie di processo ed aprire canali di mercato inediti utilizzando le tecnologie più avanzate.
“Questo premio Smau che ha raggiunto due nostre imprese campane ed una siciliana – afferma Palumbo, presidente di Anga Campania – ci riempie d’orgoglio e al tempo stesso è la manifestazione plastica di quanto sia importante il ricambio generazionale in agricoltura, che porta con se innovazione e nuovo dinamismo imprenditoriale.”
Sulle tecnologie innovative si è giocato tutto Gianmarco Pozzuto, azienda vivaistica in agro di San Marco dei Cavoti (Benevento), specializzata in alberi micorrizzati per la produzione di tartufi: su 10 ettari complessivi ha tartufaie, grazie alle quali in un moderno laboratorio sterile seleziona le varietà di miceti eduli. Ed una serra completamente automatizzata, dotata di sensori, da dove escono gli alberi pronti per dare vita a nuove tartufaie “Particolarmente indicate per la ricomposizione di versanti percorsi dal fuoco, ma anche per la riconversione di seminativi – spiega Pozzuto, che a Benevento è presidente provinciale Anga.”
Altro pezzo forte la Distilleria Agricola Berolà, condotta dal chimico Antonio Di Mattia in quel di Portico di Caserta: tre ettari di frutteto, coltivato con antiche varietà, come la “mela limoncella”, acquisite anche presso aziende amiche ed una distilleria, localizzata in un casolare di famiglia, dove ottiene acquaviti da frutta, approdo di una passione per questo processo produttivo nato sui banchi dell’Università degli Studi Federico II di Napoli e perfezionata con stage formativi a Bassano del Grappa: “Puntiamo ad un prodotto che si faccia notare per la scarsità della materia prima e per la sostanziale unicità, in modo da poter raggiungere una clientela fatta di ristoranti stellati e di operatori che gradiscono le produzioni artigianali – dice Di Mattia.
A Rocca di Caprileone, in provincia di Messina, c’è l’azienda agrumicola e frutticola di Maruzza Cupane, che ha scelto di coltivare su 4 ettari di terreni sciolti avocado e mango in regime di biologico, sulla base di uno studio dell’Università di Palermo. “L’azienda è in conversione e non ha ancora raggiunto il picco di produzione, ma i risultati già si vedono, e coltivare le tropicali sta facendo si che in azienda si siano sviluppate tecniche di drenaggio, per evitare marciume e asfissia radicale, che stanno aiutando anche gli altri 6 ettari dove è impiantato l’agrumento.”
“Inoltre l’utilizzo il commercio elettronico e la vendita diretta sono di aiuto allo sviluppo di prodotti di qualità – conclude l’imprenditrice – perché specie sulla frutta tropicale serve capire, al di là degli standard agronomici, quali siano le reali esigenze dei consumatori”.