Mercato San Severino: Frazioni penalizzate da trasporti

Anna Maria Noia

Le frazioni e/o località “alte” – le più periferiche – di S. Severino “penalizzate” dall’accesso ai terminal bus, soprattutto da parte di anziani e portatori di handicap. La questione verte sulla lontananza di tali capilinea o delle fermate più “comode”, per chi debba raggiungere zone urbane o percorrere tratte extraurbane: già solo per prendere l’autobus numero 10 che conduce a Salerno, ad esempio, i non automuniti e i nonnini sono costretti a farsi accompagnare al capoluogo da parenti, oppure ad utilizzare mezzi di fortuna. I Sanseverinesi propongono di istituire delle navette circolari, oltre a  usufruire in maniera potenziata e appropriata – ottimale – delle linee consuete, le cui corse andrebbero incrementate. Secondo Raffaele, un comune cittadino, tra le criticità di S. Severino emergono proprio “i disagi che gli utenti vivono nel giungere alle fermate centrali dalle frazioni”. Anni fa, si parlava dell’istituzione del capolinea nella popolosa frazione S. Vincenzo. Qui risiedono nuovi nuclei familiari. Una scelta che potrebbe essere opportunamente vagliata e valutata – da chi di dovere, in sede istituzionale – in quanto a breve si inaugurerà il tanto atteso polo scolastico tra Lombardi e la stessa S. Vincenzo: gli studenti avrebbero, in tal modo, l’occasione di giungere prima a casa salendo su un autobus già pronto ad espletare il servizio. Così, i genitori non sarebbero costretti ad andare a prenderli – e ciò garantirebbe una maggiore fluidità del traffico, più tranquillità e maggior risparmio di tempo, benzina, risorse finanziarie. La location dove, eventualmente, situare i bus potrebbe essere l’ampio parcheggio delle scuole elementari della frazione succitata. Prima il terminal era in piazza Imperio. Ora si trova in via Pioppi-piazza Siani, sempre centralmente. Sempre il simpatico Raffaele, comune cittadino che nota le criticità a S. Severino, afferma che nella sua città molte cose non vanno. Tra l’altro, egli propone di sistemare panche ad hoc per chi passeggia al corso Diaz. Per gli anziani, ma anche per evitare che chi transita (a piedi) debba recarsi al bar e consumare qualcosa, “solo” per avere l’opportunità di potersi sedere a riposare dopo il cosiddetto “struscio”. Ancora, il “nostro” Raffaele invoca più disciplina nel parcheggiare le auto. Che, spesso e volentieri, sostano impertinenti in seconda o addirittura in terza fila. Ostruendo il passaggio in caso di necessità. Sia verso i portatori di handicap che nei confronti delle persone “educate”. Il fenomeno, piaga atavica di Mercato S. Severino, si può notare soprattutto in piazza Battisti. Ma non solo…