Salerno: istrionico Federico Salvatore in scena al “Teatro Nuovo”
Sergio Ruggiero Perrino
Un grande Federico Salvatore in scena al “Teatro Nuovo” di Salerno. Con uno spettacolo travolgente, in cui musica, teatro e poesia si miscelano magnificamente, Federico ha vestito, sabato 19 Gennaio e Domenica 20 i panni di un insegnante di sostegno. Il suo compito, come quello di ogni docente, è stato arduo: educare dei ragazzi, travolti da uno strano mix di ribellione e torpore, ai fondamenti sociali della quotidianità. Partendo dal turpiloquio. E da qui il titolo della piéce: “Quello che dice le parolacce”. Federico Salvatore in quasi due ore di spettacolo ha voluto ribadire un concetto sullo stile artistico che lo ha contraddistinto in questi anni: la parolaccia è semplicemente un grido di rabbia figlia di una società malata ed anaffetiva. Non è volgarità, ma in certi momenti una necessità di espressione. Il finale dello spettacolo è stato emozionante: Federico Salvatore ha dedicato una canzone, in chiave rap, al principe della risata: Totò. E lo ha fatto citando i titoli e le espressioni umoristiche dei suoi film più noti. Una chicca di una rappresentazione coinvolgente, divertente e con vari spunti di satira di costume. La battuta più bella dello spettacolo, con un geniale gioco di parole che Federico Salvatore sa magistralmente fare, è stata: “Il sesso non mi fa né caldo né Freud”.
Un plauso a Federico Salvatore e all’intera compagnia per aver regalato ai salernitani uno spettacolo di spessore e al direttore artistico della kermesse del “Teatro Nuovo”, Ugo Piastrella, per l’originalità e la freschezza della proposta artistico-culturale.