Mercato San Severino: pro commercio con App e Web
Anna Maria Noia
Pochi giorni fa, al Comune di Mercato S. Severino, si è tenuto un incontro tra alcuni commercianti della cittadina insieme all’assessore alle Attività Produttive – Michela Amoroso – e ai responsabili dell’azienda di servizi “Moovy group” (con sede in Salerno, via Case Rosse). Motivo dell’incontro: il “decollo”, in città, dell’interessante e ambizioso progetto denominato “Webshop Mercato S. Severino”. Il progetto stesso intende promuovere e valorizzare, ancora più incisivamente rispetto al passato, gli acquisti e il commercio nella cittadina; S. Severino è – sin dall’antichità – al centro di snodi viari cruciali e di importanti traffici che ne hanno costituito una peculiare e specifica tipicità. L’iniziativa, illustrata – per l’occasione – alla presenza di Michela Amoroso; di Tina Immacolata Lambiase (presidente della consulta Attività Produttive a S. Severino) e di una delegazione di “Moovy group” (a rappresentare tale società sono intervenuti, per la cronaca: l’amministratore unico Antonello Baldini; Antonello Iannuzzi – per l’area comunicazione; il responsabile commerciale Pasquale De Stefano), prevede la costituzione del tanto decantato (ma mai, concretamente, realizzato) “centro commerciale naturale”. Un’idea già caldeggiata dalle amministrazioni del passato, ma che ora troverà – se gli esercenti aderiranno copiosi – una piena attuazione. I negozianti che hanno accettato di far parte del plan sono, per adesso, ben 33. Trentatré attività di varia natura, diffuse lungo il territorio comunale – comprese le frazioni: dall’abbigliamento agli alimentari, passando per rivendite di elettrodomestici, parafarmacie, rivendite di cellulari e/o telefonia. Tutto nel segno dell’innovazione, da parte di tale start up “giovane” – sorta nel 2012 – con una decina di componenti dai 35 anni di età in su. Tre sono gli aspetti fondamentali relativi al progetto “Webshop Italia”, da sperimentarsi a S. Severino: il primo riguarda la “fidelity”, la fidelizzazione, la premialità: mediante un’apposita raccolta punti, infatti, il cittadino sanseverinese oppure il “semplice” visitatore possono spendere in ognuno degli esercizi che fanno parte dell’iniziativa (contrassegnati da un logo); per ogni 5 euro di spesa, otterranno così un bollino. Dopo aver compilato una scheda ad hoc, consegnata gratuitamente a cura del rivenditore, essi avranno l’opportunità di scegliere tra settantasei regali – i punti sono cumulativi, ogni anno verranno proposte nuove idee-gadget – proprio al fine di incentivare le compere a Mercato S. Severino. Per “contrastare” – se così si può affermare – la concorrenza delle attività di altre zone limitrofe oppure da parte dei centri commerciali “artificiali”. Mentre, invece, l’intento e lo sforzo dell’amministrazione e della “Moovy” è – come detto sopra – quello di permettere l’acquisto nella cittadina irnina – nel “centro commerciale naturale” ovvero all’aria aperta (open air). Girando per le cosiddette “botteghe sotto casa” (questo, quanto snocciolato dagli esperti durante la presentazione), magari avvalendosi dell’isola pedonale nei weekend primaverili e/o estivi decisi dall’amministrazione Somma. Un’iniziativa senz’altro lodevole, sebbene ancora troppi acquirenti ed avventori di Mercato S. Severino “preferiscano” la comodità del parcheggio davanti ai negozi – per non effettuare quattro passi a piedi. Ma è una questione “culturale”, nel senso pieno del termine. L’abitudine deve essere pian piano sostituita dal “piacere” di recarsi, a zonzo, per magazzini – passeggiando. I premi in palio sono tutti diversificati, utili e di qualità – di griffe note, di marchi conosciuti. Si va dai frullatori e dagli impastatori ai porta-bicchieri, alle caffettiere, agli asciugacapelli ai telefoni cordless. Per quanto concerne il secondo aspetto del progetto, sempre volto alla promozione degli acquisti in loco, per usufruire dei servizi del proprio territorio (a cura di “Moovy”) si è pensato a una visibilità on line: tramite un’apposita vetrina sul web – peraltro già sperimentata con successo a Baronissi e a Sala Consilina – ogni esercente sanseverinese che aderisce avrà un sito, una piattaforma e-commerce. Su cui effettuare la vendita on line. Che rappresenta il futuro dello shopping. Senza limiti comprensoriali, ma uscendo fuori dai confini del puro e semplice “esercizio di vicinato”. Pur conservando, i negozi, l’identità di “botteghe” (sotto casa). L’intento, ambizioso ma concreto, è quello di creare una piccola “Amazon” locale. Terzo e ultimo punto di riflessione, di cui si è discusso nell’ambito del meeting, la possibilità di avvalersi di un’App gratis da scaricare sui cellulari smartphone e sui tablet – per software android (Appstore, Playstore…). Un’App per i negozianti, ma diretta anche ai comuni cittadini. Il sito cui collegarsi prevede l’accesso anche ai contatti istituzionali – come quello dei Comuni. Mediante questo dispositivo, i commercianti riceveranno notizie utili come – ad esempio – le modalità di azione in caso di allerte meteo e/o di problemi idrici; nonché altre informazioni in tempo reale. Gli esperti della società che consente tutto questo sono convinti e certi che: “Non si teme la concorrenza di altre catene e/o franchising, oppure di grandi brand”. Ogni mese, “Moovy” terrà – in caso di attivazione dei tre servizi (la premialità, il sito web e l’App) – degli incontri con gli esercenti interessati. Così si saprà se l’iniziativa avrà ottenuto successo, incontrato l’approvazione degli utenti. Si punta a coprire l’intero territorio comunale, coinvolgendo altri potenziali soggetti interessati. Occorrerà, però – a nostro modesto parere – risolvere prima le “criticità” (se si può affermare) riguardo i parcheggi nella cittadina. Inoltre (dichiarano sempre gli ideatori), il dispositivo per il commercio andrebbe pubblicizzato maggiormente, con manifesti in strada e proclami sui social. Alla presentazione della progettualità sono intervenuti: Tina Immacolata Lambiase, titolare del magazzino “Sorpresa” nonché presidente della consulta per il Commercio a S. Severino; i rappresentanti degli esercizi “Guadagno tabacchi” e “Vik auto” – molto entusiasti dell’iniziativa – più alcuni cittadini. “Credo nel progetto, come negoziante e come residente – ha affermato la Lambiase – sono ventitré anni che mi occupo di una rivendita di articoli per feste”. Pasquale De Stefano, invece, ha espresso: “Ringrazio il sindaco Somma e i commercianti, già al lavoro per creare il centro commerciale naturale – da novembre scorso. Grazie anche a Michela Amoroso, che ha voluto fortemente la partecipazione dei negozianti. È nostra intenzione creare nuovi posti di lavoro, qui a S. Severino”. Gli aderenti saranno contrassegnati da un apposito logo affisso alle vetrine. Il logo attesterà che l’attività è associata al centro commerciale naturale. De Stefano e gli altri membri della start up invocano l’unità tra i negozianti di Mercato S. Severino. Per battere, anche, le proposte dei grandi centri commerciali… “artificiali” (“Le cotoniere”, “La fabbrica” eccetera). Si è infine discusso – tra i negozianti sanseverinesi presenti – di creare piccoli eventi ed incontri con buffet in piazza e occasioni gastronomiche. Per far “spirito di gruppo”, per la condivisione di proposte e manifestazioni con realtà economiche sia all’interno del comune di S. Severino che di altri comuni. Le riunioni per mettere a punto tutto potrebbero essere svolte nella pausa pranzo, allo scopo di coinvolgere anche proprietari e/o commessi di zone lontane da S. Severino ma che abbiano attività nella cittadina. Che dire? Si spera in una pronta risposta da parte dei commercianti. E della popolazione. Di tutti. Si risolleveranno le sorti del commercio, in questi tempi di crisi planetaria? Ai posteri l’ardua sentenza – diceva Manzoni.