Mercato San Severino: al via Fiera medievale
Anna Maria Noia
“S. Severino si racconta”: la fiera medievale. È questa la denominazione della manifestazione – di ampio respiro – in atto il 17-18-19 maggio in varie location di Mercato S. Severino. La serie di eventi è stata presentata nella mattinata del 13 maggio, presso l’aula consiliare del Comune del centro irnino. Sono intervenuti il primo cittadino, Antonio Somma; l’assessore alle Politiche Culturali, Enza Cavaliere; Alessandra Loi e Orlando Casale – in rappresentanza, rispettivamente, dei sodalizi “Troisio de Rota” e “Il cantastorie”. Due realtà che hanno contribuito all’organizzazione della serie di kermesse, frutto di un lavoro (e di un intenso studio) durato mesi – come è stato espresso, anche, nel corso della conferenza stampa indetta allo scopo di illustrare l’intero cartellone ai cronisti. Oltre a “Il cantastorie” e a “Troisio”, si sono attivate altre categorie di professionisti e/o esponenti di altri sodalizi. “Troisio” è stata fondata nel marzo del 2012, ad opera di un gruppo di amici interessati al recupero e alla promozione di Mercato S. Severino – cittadina con una storia gloriosa e importante; con un passato (ma anche con un presente) al centro di traffici e commerci (la vocazione – appunto, mercatale – che ben si adatta alla sua posizione geografica strategica). Fin dalla sua costituzione, la realtà associativa utilizza come logo l’arma dei Sanseverino – antica e prestigiosa famiglia che tanto lustro ha donato al paese, al Meridione d’Italia e alla “grande storia” nazionale ed internazionale. Il nome Troisio de Rota è un tributo alla figura del fondatore di tale dinastia, appunto Torgisio o Troisio – un combattente normanno, giunto nella zona al seguito di Roberto il Guiscardo (che si insediò a Salerno). Per quanto riguarda, invece, “Il cantastorie” – sorto nel 2017 – essa associazione fa tesoro delle esperienze pregresse, da parte dei componenti, in campo professionale e culturale. Si occupa della promozione della persona attraverso happening appunto culturali. A dar man forte alla serie di iniziative, non bisogna dimenticare i commercianti, il locale Forum Giovani, le scuole comprensoriali (I e II circolo didattico; scuola secondaria di I grado “S. Tommaso d’Aquino”; istituto di istruzione superiore “Publio Virgilio Marone”), le associazioni di S. Severino e quelle del circondario, le attività ristorative, le piccole e grandi aziende nella Valle Irno. Che supportano e fungono da “sponsor” della festa. La kermesse gode dei finanziamenti Poc 2014-2020 della Regione Campania. Lo ha affermato, tra molto altro, il sindaco nel suo intervento introduttivo all’incontro con la stampa. In seguito, l’assessore Cavaliere ha esplicitato e snocciolato i numerosi appuntamenti di un ricchissimo, densissimo programma. La tre giorni si apre venerdì 17, mediante un convegno ad hoc (ore 18.30) – incentrato sul tema: “Radici storiche e rinascita del territorio. Il turismo socio-culturale”. Interverranno l’assessore regionale Corrado Matera (responsabile per lo Sviluppo e la Promozione del Turismo); il sindaco Somma; la Cavaliere; lo storico Giuseppe Rescigno; l’antropologo ed etnografo Vincenzo Esposito – dell’ateneo di Salerno. Già a partire dalle 16.30, però, il I circolo didattico sanseverinese esporrà – nell’ambito del progetto “I luoghi della memoria” – alcuni elaborati svolti dagli scolari. Tutto, a Palazzo di Città, dove avrà luogo anche il succitato convegno. Sabato 18, le attività previste si svolgeranno tra piazza Garibaldi e piazza Imperio: dalle 10, nella prima cornice, i curiosi e i visitatori – di Mercato S. Severino o di aree limitrofe – assisteranno ad attrazioni varie, come quelle offerte dai mestieranti de “I maestri del tempo” e dei “Menestrelli del 2000”. In particolare, gli alunni della “S. Tommaso” (scuola media al capoluogo, ma anche nella frazione Piazza del Galdo) si esibiranno in balli, canti e figurazioni medievali – con tanto di esposizioni gastronomiche (ricette tipicamente dell’Età di Mezzo, studiate da tempo). Dalle 16.30, per un paio di ore, ecco la rappresentazione teatrale a cura del II circolo. Questo, per piazza Garibaldi. In piazza Ettore Imperio, contestualmente, alle 10 si apriranno le danze per quanto concerne la visita guidata/percorso museale alla mini struttura (Mi-Mu) allocata al municipio. I ciceroni dei sodalizi sopra nominati faranno, sicuramente, entusiasmare gli avventori con le spiegazioni riguardo i reperti archeologici e naturalistici (botanici) contenuti nelle teche presenti al mini museo. Si vivrà, conseguentemente, un’occasione di… “connubio” tra spettacoli e didattica. Saranno presenti le seguenti “compagnie” di happening medievali – ad allietare gli astanti: la compagnia “Arcieri Doria”; i “Falconieri dell’Irno”; i “Cavalieri del Giglio”; “Gli acrobati del borgo”. Non mancheranno gli appuntamenti con gli stand e le expo artigiani (banchetti di mestieri e prodotti dell’epoca), nonché uno show (sempre a tema) a cura del gruppo “Monaghan band” – in serata. È previsto, inoltre, un torneo di scacchi (dalle 10 alle 13) – a cura de “L’alfiere cattivo” (di Baronissi) – cui seguirà l’attesissima “Disfida delle frazioni” (ore 15-17). E – tutto ciò – sempre riguardo piazza Imperio. Sempre il 18 maggio. Ancora, sabato 18 maggio, l’associazione “Terra di briganti” sfilerà da piazza Dante (partenza alle 19) fino a piazza Ettore Imperio. Sarà un defilé con i cavalli – occasione da non perdere assolutamente. Per concludere, degnamente, la serata ecco uno dei momenti più attesi: alle 19.30 si terrà la “Giostra (degli anelli)” con una vivace competizione tra le frazioni principali di S. Severino. Ricordiamo che Mercato comprende ben 22 tra frazioni e casali (o quartieri di lignaggio). Ogni località partecipante verrà rappresentata – per tale “gara” – da sei squadre (per un totale di dodici “cavalieri”) che si affronteranno in un vero e proprio torneo, con tutti i crismi. Ogni rappresentante della frazione di origine mostrerà lo stendardo di una delle famiglie nobiliari (tra le più antiche) della frazione stessa. In palio, uno “scudo” realizzato a mo’ di stemma. La frazione vincitrice lo deterrà per un anno, fino al 2020. Quando, sostiene l’assessore Cavaliere, si ripeterà – è un auspicio concreto – la fiera/festa medievale, voluta per sensibilizzare i Sanseverinesi e gli altri abitanti della Valle Irno sul cospicuo patrimonio storico-architettonico, esistente in loco. L’attuale amministrazione effettua progetti a lungo termine, dunque. Oltre al palio tra alcune delle 22 località, ve ne sarà un altro – cui parteciperanno cinque squadre miste (uomini, donne e bambini) – rientrante nei “classici” e “consueti” giochi medievali; il premio sarà un gagliardetto. Più o meno, lo stesso programma si articolerà in tal maniera anche domenica 19 maggio. Tra altre manifestazioni, emergono le finali del torneo di scacchi (alle 10 – da parte de “L’alfiere cattivo”) e dei giochi/disfide tra frazioni (che si concluderanno per le 17). Altra occasione clou, già sperimentata con successo nel 2018 in kermesse similari, sarà la celebrazione eucaristica delle 11 (sempre domenica) in lingua latina. Ad accompagnare la santa Messa, saranno i cantori della corale polifonica “Angelicus” di Pandola. Che è tra i partner dell’evento, assieme a “Il castello” – sempre nella frazione Pandola. Ovviamente, non sarebbe una “vera” festa/fiera senza le escursioni al maniero di S. Severino – simbolo per eccellenza della città. Previste due navette per raggiungere il sito monumentale, alle 10.30 e alle 11.30. Ci saranno dei figuranti in abiti dell’epoca, si assisterà a spettacoli e momenti di didattica sulla falconeria – uno degli hobby preferiti dai signori del ‘200 e del ‘300. Alle 19, la già rimembrata piazza Dante vedrà – alle 19 – partire il corteo storico in costume. Che si snoderà lungo corso Diaz, per raggiungere – presumibilmente attorno alle 20 – la piazza Ettore Imperio. Al termine, largo ai pistonieri dell’ensemble “S. Maria del Rovo” (da Cava de’ Tirreni). Durante la conferenza stampa, Antonio Somma ha parlato di molti progetti legati alla sensibilizzazione dei beni sanseverinesi: l’amministrazione intende (innanzitutto) riparare ai danni subiti dall’impianto di illuminazione del maniero – devastato, nei mesi scorsi, dai vandali. A breve, per di più, si attueranno i lavori di ristrutturazione inerenti (alla) la torre Nord – crollata a causa di calamità naturali. Ancora, tra poco – ha affermato Somma – inizieranno i lavori per tre lotti, destinati alla parte abitativa, sempre sul castello. L’attenzione del sindaco è fissata anche sulla chiesa di S. Marco a Rota (nella frazione Curteri) e sul convento dei frati francescani al capoluogo (S. Antonio). Nonché sul campanile di S. Giacomo – all’ingresso del paese piazza Donato Somma. Il rappresentante istituzionale ha espresso soddisfazione per le tantissime presenze sul castello, in occasione delle visite guidate (sembra, anche nella lingua dei segni) del 24 marzo (oltre cinquecento iscritti) e del 28 aprile (duecento e più…) scorsi. Il 2 giugno si terrà un nuovo incontro con la cultura. La Cavaliere ha sottolineato – nel proprio intervento – che le frazioni non sono state dimenticate ma (anzi) coinvolte e interessate. Lo stesso primo cittadino ed Enza Cavaliere hanno rivelato – per dare spazio proprio alle frazioni – l’intenzione di creare un percorso mirato sul turismo religioso: saranno toccate le quattordici chiese più importanti di S. Severino (tra capoluogo e altre località), per le quali è stato richiesto un finanziamento alla Regione Campania. Sui luoghi di S. Alfonso e di S. Tommaso. È stato, infine, approvato in giunta – parola di sindaco – il bando/progetto “Spiano, borgo da vivere”. Che riguarda la frazione Spiano – oasi linguistica del dialetto sanseverinese originario. L’obiettivo è far conoscere il sentiero marino, lungo il quale esistono ben diciotto edicole mariane. Il “discorso” sulle frazioni termina con gli intenti (da parte del sindaco) di introdurre il cosiddetto “turismo esperienziale” ad Acquarola, concentrandosi (anche, e terminiamo) sul noto parco Diecimare.