Salernitana vincente a calci di rigore con Venezia, salvezza acciuffata per i capelli

Roberto Trucillo

La gara di ritorno dei play out di serie B tra Venezia e Salernitana è stata carica di tensione nervosa ed agonistica. Un match intenso che ha costretto i calciatori di entrambe le squadre a dare fondo a tutte le residue energie al termine di un campionato tribolato a causa di querelle extra calcistiche.

Dopo la vittoria per 2-1, nella gara di andata allo stadio Arechi di Salerno, la Salernitana, pur partendo con un piccolo vantaggio, potendo contare su due risultati, era attesa al Penzo di Venezia da avversari motivati e abbastanza in palla che l’avevano messa in grosse difficoltà nei precedenti 90 minuti.

Per tutto il primo tempo del secondo confronto, quello decisivo, la squadra allenata da Menichini è riuscita a giocare in maniera accorta ed ordinata, concedendo pochissime occasioni favorevoli agli attaccanti lagunari e tentando di impensierire la difesa avversaria con sporadiche ripartenze.

Quando sembrava che la prima frazione di gioco stava volgendo al termine in maniera positiva per i colori granata, un errore difensivo di Lopez ed un piazzamento non impeccabile di Micai tra i pali ha consentito a Modolo, al 41° minuto, di mettere a segno la rete del vantaggio che ha riportato in parità lo score delle due squadre nel doppio confronto.

Dopo pochi minuti, inoltre, Minala, già autore di una prestazione deludente, ha commesso un fallo clamoroso, colpendo con una gomitata un avversario, e meritando l’espulsione comminatagli dall’arbitro dopo la visione della Var.

In pochi minuti, quindi, la Salernitana ha rischiato di gettare alle ortiche la positiva prestazione fornita fino a 5 minuti dalla fine della prima frazione di gioco.

Il secondo tempo è iniziato con il Venezia proteso in attacco, galvanizzato dalla rete del vantaggio e dalla superiorità numerica, alla ricerca del gol che avrebbe potuto garantire la salvezza. I calciatori allenati da Cosmi hanno avuto diverse ghiotte opportunità per segnare il secondo gol ma un po’ per merito di Micai che ha effettuato due parate importanti, un po’ per l’imprecisione, dettata anche dalla stanchezza, non ci sono riusciti.

I due tempi supplementari sono stati caratterizzati dalla stanchezza e dalla sofferenza dipinta sui volti dei calciatori di entrambe le squadre, encomiabili per aver gettato il cuore oltre l’ostacolo per centrare la vittoria.

Nonostante le diverse sostituzioni, il Venezia non è riuscito a dare quella giusta accelerata al gioco offensivo che avrebbe potuto consentirgli di raddoppiare. Menichini è stato più attendista sulle sostituzioni, inserendo a gara in corso Orlando che ha rilevato all’11° minuto del secondo tempo A. Anderson e Memolla che al 40° ha rilevato Lopez. Calaiò e Mazzarani sono entrati in campo solo nel secondo tempo supplementare, a pochi minuti dalla fine del match.

La lotteria dei calci di rigore ha premiato la maggiore freddezza e lucidità dei calciatori della Salernitana. Casasola, Calaiò, Pucino e Di Tacchio hanno calciato in maniera perfetta. Il tiro di Bentivoglio è stato parato da Micai che si è tuffato sulla sua sinistra con la mano destra alzata, mentre quello di Coppolaro è terminato alto sopra la traversa. La scelta della scaletta dei rigoristi fatta da Menichini, quindi, si è dimostrata vincente.

In questo match per la Salernitana ci sentiamo di elogiare tutti i calciatori che si sono impegnati al massimo delle loro possibilità atletiche e mentali. In particolare però vogliamo evidenziare la grande prova di Djuric in attacco, Odjer e Di Tacchio, due gladiatori, a centrocampo, Pucino, Mantovani e Migliorini in difesa, nonché Micai tra i pali. Positivo anche l’impatto sul match di Orlando.

Su questi calciatori la Salernitana potrebbe costruire l’ossatura della squadra per il prossimo campionato che, si spera, sia affrontato dalla Società e dallo staff tecnico in maniera più professionale rispetto a quanto fatto in questa disgraziata stagione calcistica.

Soprattutto nel mercato di riparazione di gennaio sono stati commessi degli errori clamorosi con le cessioni di Castiglia, Bocalon ed altri calciatori, non rimpiazzati adeguatamente, col risultato di aver indebolito la squadra, in particolare a centrocampo, vero tallone di Achille di questa squadra.

Il flop Di Gennaro, l’infortunio di Akpa Akpro, la cessione di Castiglia, l’arrivo a Salerno di un irriconoscibile Minala, lento e fuori forma, hanno privato la squadra di una linea mediana efficace. Il solo Di Tacchio ha dovuto cantare e portare la croce per tutto il campionato, ma, ovviamente, non poteva bastare per essere competitivi.

Ora spazio ai festeggiamenti per il centenario della fondazione della Salernitana e, si spera, che tifoseria, istituzioni, proprietari e dirigenti della società granata, possibilmente anche gli organi d’informazione, mettano da parte le polemiche per dare il giusto rilievo all’importante evento che dovrà incarnare tutta la passione della torcida granata e la storia centenaria del cavalluccio marino.

Venezia – Salernitana 1 – 0 (2-4 d.c.d.r.) – Reti: 41’ pt Modolo (V).

Venezia: Vicario, Zampano, Modolo (23’ st Coppolaro), Domizzi, Bruscagin, Lombardi, Schiavone (8’ sts Suciu), Bentivoglio, Pinato, Bocalon (22’ st Zigoni), Rossi (6’ pts Pimenta). All. Serse Cosmi

A disposizione: Facchin, Fornasier, St Clair, Zennaro, Besea, Segre, Lezzerini, Cernuto.

Salernitana: Micai, Pucino, Migliorini, Mantovani, Lopez (40’ st Memolla), Minala, Di Tacchio, Odjer (14’ sts Mazzarani), Casasola, A. Anderson (11’ st Orlando), Djuric (12’ sts Calaiò). All. Leonardo Menichini

A disposizione: Vannucchi, D.Anderson, Rosina, Gigliotti, Akpa Akpro, Schiavi, Volpicelli.

Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna.

Ammoniti: Bocalon, Schiavone, Pimenta (V).

Espulsi: Minala.

Angoli: 5 – 2

Recupero: 4’ pt, 4’ st, 1’ pts, 3’ sts.