Baronissi: Universiade 2019, concluse giornate della Scherma al PalaUnisa
Grande entusiasmo al PalaUnisa del campus di Baronissi: ieri sera la festa dedicata agli Atleti della Scherma protagonisti delle gare e delle competizioni che si sono svolte dal 4 luglio nell’Unisa Sport Village.
La Cerimonia, organizzata dall’Ateneo per omaggiare tutti del lavoro svolto, ha visto la Palestra Unisa riempirsi ed animarsi dei colori delle maglie degli atleti di tutto il mondo, insieme ai loro tecnici, agli arbitri, alla Direzione di gara e ai volontari della Scherma: un’occasione per testimoniare il riconoscimento dell’Ateneo per i traguardi sportivi raggiunti all’Universiade 2019.
La sesta e ultima giornata dedicata alla Scherma ha regalato all’Italia altre due medaglie d’oro: una per il fioretto maschile e l’altra per sciabola femminile. La squadra dei giovani schermitori italiani ha chiuso così con 13 medaglie, di cui 5 d’oro, 3 d’argento e 5 di bronzo, facendo suo il medagliere Universiade 2019.
Alla Cerimonia di festeggiamento hanno partecipato il rettore Aurelio Tommasetti, i membri del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, le rappresentanze studentesche e l’Ufficio tecnico di Ateneo che ha coordinato i lavori dei PalaUNISA.
Ringraziamenti agli atleti, a tutte le persone dello staff e ai volontari sono quelli che il rettore Tommasetti ha rivolto in apertura della manifestazione: “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con una presenza silenziosa ed operosa. Quando nel 2016 l’Universiade è stata assegnata alla Campania e ci è stata chiesta la disponibilità ad ospitare una disciplina sportiva, abbiamo scelto la Scherma ed oggi posso dire che ci avevamo visto lungo: è uno sport meraviglioso,che ha dato lustro al nostro territorio e al Paese e, da quello che vediamo, continua a darne. Per ospitare la Scherma abbiamo lavorato sodo, abbiamo investito e programmato in questi 3 anni tutti gli interventi necessari per fare in mondo che le gare si svolgessero nel migliore dei modi. Crediamo nei valori dello sport: una università campus non può che valorizzare lo stile di vita sano e la pratica sportiva nel complesso- Sono orgoglioso che oggi i massimi livelli della Scherma ci chiedano di poter ospitare nelle nostre nuove strutture competizioni di rilievo nazionale. Lavoreremo per fare in modo che accada”.
Un plauso speciale dal pubblico è arrivato per le atlete e gli atleti della delegazione italiana di Scherma, che dal 5 luglio alla gara finale di ieri, hanno fatto il “pieno” di medaglie e vittorie. L’oro individuale Damiano Rosatelli, l’argento Guillaume Bianchi e Francesco Ingargiola hanno esordito nel tabellone da 16 con il successo per 45-11 sull’India e nei quarti di finale hanno battuto la Cina 45-28. Poi, in semifinale, gli azzurri hanno sconfitto la Russia per 45-30 prima di aggiudicarsi la medaglia d’oro dominando in finale la Corea. Con loro, a salire sul gradino più alto del podio anche la squadra italiana delle sciabolatrici. Lucia Lucarini (reduce dall’argento individuale), Michela Battiston (bronzo lo scorso sabato) e la napoletana Rebecca Gargano nei quarti di finale hanno sconfitto la Gran Bretagna 45-34, poi in semifinale hanno vinto il match contro la Russia per 45-33. In finale il successo sulla Francia per 45-41.
A tutti loro e ai loro allenatori il rettore Tommasetti, in rappresentanza dell’Ateneo, ha voluto donare il sigillo universitario, in segno di riconoscimento e apprezzamento per i traguardi raggiunti.
Un video-racconto ha scandito i momenti più significativi della Scherma giocata al PalaUnisa e le note dell’Inno di Mameli hanno aperto i festeggiamenti.